Lega, cresce il peso politico di Giancarlo Giorgetti
Stefano Parisi a Milano. Guido Bertolaso a Roma. Osvaldo Napoli a Torino. Gianni Lettieri a Napoli. I candidati a sindaco del Centrodestra nelle quattro principali città italiane chiamate al voto non sono proprio personalità "alla Salvini". Nessuna ruspa e nessun messaggio forte e deciso come quelli a cui ci ha abituato il segretario del Carroccio. E' stata quindi una vittoria totale di Silvio Berlusconi? L'ex Cavaliere comanda ancora nonostante nei sondaggi Forza Italia sia nettamente dietro la Lega? Non proprio. Diciamo che Salvini, esattamente come con la candidatura di Giovanni Toti (poi vincente) in Liguria, si è lasciato convincere dalla lungimiranza e dalla 'real politik' di Giancarlo Giorgetti.
La "mente" della Lega - l'uomo che c'è dietro ogni scelta importante del movimento ex padano - ha pensato soprattutto al futuro e alla costruzione di un Centrodestra che possa competere alle Politiche con il Pd di Renzi e con i 5 Stelle. E perché no, che magari candidi anche lo stesso Salvini (o Zaia) a Palazzo Chigi. Ma per arrivare a questo obiettivo finale serviva prima mediare e "accontentare" l'anziano alleato di Arcore alle Amministrative. Ed ecco che il fiuto politico di Giorgetti (simile per certi versi a quello di Bossi degli Anni Novanta) ha portato a un risultato che sembra scontentare i leghisti duri e puri ma che cela una strategia futura ben precisa.