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Politica
"Giù le mani da Tobia Antonio". Caos politico sul figlio di Vendola

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Di Adriana Santacroce
@AdriSantacroce

Il web può essere cattivo. Molto cattivo. Sul bambino di Vendola, nato con maternità surrogata, sui social è apparso di tutto. Dagli insulti agli improperi, dai commenti omofobi a quelli anticomunisti. Nel mirino i due genitori, certo. Ma è ovvio che a farne le spese sarà quel bambino, Tobia. Che non ha nessuna colpa, se non di essere stato desiderato così tanto da avere, di fatto, quattro genitori. La madre biologica, quella genetica, il padre genetico e lui, Vendola, l'obbiettivo di così tanto furore ideologico.

Anche io sono molto scettica verso l'utero in affitto e spero che in Italia non diventi mai legale ma capisco che non si può fermare il vento con le mani. Che ci sono e ci saranno sempre più Nicki Vendola che andranno all'estero e la utilizzeranno per avere dei figli. Quei bambini forse saranno discriminati. Si, perché siamo un popolo di italici bigotti e conservatori. Perché sicuramente ci saranno delle famiglie di compagni di classe che non li inviteranno alle feste di compleanno. E gente che li additerà come 'diversi' e quindi da escludere. Ed è questo che mi fa orrore. Più dell'utero in affitto. Perché i bambini sono tutti uguali e hanno bisogno di una società che li accolga e non li discrimini.

È probabile che loro stessi, forse, si chiederanno perché non hanno una mamma e, per questo, si sentiranno un po' diversi. Come i figli adottivi che hanno una ferita che resta lì. Cicatrizzata forse, ma presente ed evidente. E allora perché aggiungere disagio a disagio?

È vero che pagare per avere un bambino è eticamente discutibile. Ma anche le adozioni internazionali costano. Anche la fecondazione eterologa all'estero si paga. Anche le cure per la fertilità hanno un prezzo. Vorrei che tutti quei fortunati che hanno i figli naturalmente senza far fatica se ne ricordassero. È anche vero che solo chi ha i soldi può accedere a tutte le soluzioni "non naturali". Ma questa è la società capitalista. La nostra società. E dire che Vendola non può pagare perché è di sinistra è un'affermazione pauperista ed ipocrita.

Spero che Tobia arrivi in Italia tra un bel po'. Quando la furia contro le Unioni civili e la stepchild adoption si sarà calmata. Perché lui non c'entra niente. Vorrei ricordare a tutti quelli che si stanno sbracciando per insultare i gay che vogliono dei figli, che, con i loro insulti, loro non smetteranno di cercarli. E che i bambini non c'entrano davvero niente. Anche per me è meglio che un bambino abbia una mamma e un papà. Ma tante coppie sono fatte da due uomini e due donne e nessuno può impedirgli di riuscire ad avere dei figli e di amarli. E a questo punto perché non permettere anche all'altro padre, quello non biologico, di essere riconosciuto a tutti gli effetti come secondo papà? Perché scegliere la via del tribunale, perché abdicare e non prendersi la responsabilità di una legge?

Dopo l'approvazione di una legge storica ma raffazzonata come quella delle Unioni Civili Il Pd ha l'occasione di aprire alle coppie gay tutte le adozioni. Ero contraria alla possibilità che una coppia omosessuale accedesse alle adozioni ed ero possibilista alla stepchild adoption. Ma in queste settimane di oscurantismo ho cambiato idea. Il dibattito che si è svolto è stato il festival dell'ipocrisia. Come quando hanno tolto la parola 'fedeltà' dalle Unioni civili. Come a dire che 'loro' non sono fedeli, quindi sono promiscui. E quindi non non sono degni di avere dei bambini. Come se gli eterosessuali fossero tutti fedeli e legati al focolare. Suvvia. Andiamo oltre. Il Pd faccia il Pd. Per una volta usciamo dalla finzione e affrontiamo il mondo per qual è. Ne usciremo più forti e più orgolgiosi. Più italiani e meno italici.

Nel frattempo, comunque, per favore, lasciate stare Tobia. Che spero sia tanto felice. Con i suoi due papà.

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