Governo, 2 rospi da baciare per Di Maio: Berlusconi o Fico.E addio premiership
Governo: ecco i due veri forni per Luigi Di Maio, che deve calarsi in un profondo bagno di umiltà accompagnata da una full immersion di cultura politica
Luigi Di Maio ora è davvero alle strette. E deve calarsi in un profondo bagno di umiltà accompagnata da una full immersion di cultura politica. Il presidente Mattarella, suonando la fine della ricreazione propagandistica, ha dato solo due giorni all’esploratore Elisabetta Casellati per verificare, realisticamente e opportunamente, l’esistenza di una maggioranza tra i vincenti del 4 marzo, la coalizione di centrodestra e il Movimento Cinquestelle.
Ora Il leader dei grillini deve baciare il rospo Berlusconi, rimangiandosi i suoi precedenti contraddittori e utopistici niet oppure, con il suo eventuale irrigidimento e rifiuto, aprire la strada alla verifica di un’alternativa Cinquestelle-Pd che verrebbe però simmetricamente affidata al presidente della Camera Fico, suo storico competitor da sinistra all’interno del Movimento con suo conseguente e inevitabile passo indietro.
Cessa l’ideologia e inizia la politica. Ed ecco allora i due veri forni per Di Maio, che in realtà sono due rospi, Berlusconi o Fico. Con il tramonto di ogni suo sogno di premiership, lungamente e pervicacemente propugnato in questi 45 giorni post elettorali sulla base di un’interpretazione autoreferenziale ed erronea del risultato elettorale e di una evidente immaturità e incapacità politico-istituzionale.