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Politica
Governo, Cottarelli accetta l'incarico. "Niente fiducia? Voto dopo agosto"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affidato l'incarico di formare il Governo a Carlo Cottarelli, che ha accettato con riserva, come comunicato dal segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti al termine del colloquio con il capo dello Stato.

"Ho accettato l'incarico di formare un governo come mi ha chiesto il presidente della Repubblica. Sono molto onorato come italiano di questo incarico e naturalmente ce la mettero' tutta", ha detto Carlo Cottarelli dopo aver ricevuto l'incarico.

"Mi presentero' con un programma che in caso di fiducia includa l'approvazione della legge bilancio e poi preveda lo scioglimento del Parlamento e elezioni nel 2019. Senza fiducia si andrà ad elezioni dopo agosto ".

Il premier incaricato ha assicurato "tempi molto stretti" per la presentazione della "lista dei ministri" al presidente della Repubblica.  "Vorrei sottolineare che" in caso di elezioni dopo agosto "il governo manterrebbe una neutralita' completa rispetto al dibattito elettorale e mi impegno a non candidarmi alle prossime elezioni e chiedero' un simile impegno a tutti i membri del governo".

"Un dialogo con l'Europa in difesa dei nostri interessi e' essenziale e possiamo fare meglio che in passato ma deve essere un dialogo costruttivo nel pieno riconoscimento che, come Paese fondatore dell'Unione europea, il nostro ruolo resta essenziale come resta essenziale la nostra continua partecipazione all'area dell'euro".  

"Negli ultimi giorni sono aumentate le tensioni sui mercati finanziari, lo spread e' aumentato, tuttavia l'economia italiana e' in crescita e i conti pubblici rimangono sotto controllo. Un governo da me guidato assicurerebbe una gestione prudente dei nostri conti pubblici", ha aggiunto Cottarelli.

Intanto è già iniziato il toto-nomi sulla squadra del prossimo esecutivo. Quasi tutti i papabili sono naturalmente tecnici. Tra i più gettonati spiccano il prefetto Paolo Tronca, già commissario straordinario del Comune di Roma, e il presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone.

Non è escluso però che l’ex dirigente del Fondo monetario internazionale chiami nella sua squadra anche qualche ministro in pectore dell'abortito governo M5s-Lega. Tra questi, Giampiero Massolo, indicato come ministro degli Esteri, e Enzo Moavero Milanesi, per gli Affari Europei.

Immancabili poi i soliti esperti, i cui nomi sono stati per giorni sui giornali quando si ipotizzava appunto un 'governo neutrale' a firma Mattarella. Annamaria Tarantola, Marta Cartabia, Paola Severino, Lucrezia Reichlin. Oltre che a loro, Cottarelli potrebbe chiedere la collaborazione al presidente dell’Istat Giovanni Alleva, al suo predecessore Enrico Giovannini e al rettore dell’Università Bocconi Guido Tabellini.

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