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Politica
Governo, flat tax e reddito di cittadinanza: assi portanti del contratto

Al produttivo ceto del Nord e al Sud che combatte per portare professioni nella propria terra, è saltata la mosca al naso quando sotto l’egida dei pentastellati i Centri per l’Impiego sono diventati il faro dell’Italia che verrà, e si domandano: “Ma il lavoro chi lo propone?”

Già, anzitutto perché i Cpi non funzionano e non hanno mai funzionato, nemmeno con il Jobs Act che si è rivelato un totale flop nelle politiche attive d’occupazione e formazione. Abbiamo 556 centri per 8mila impiegati, con un tasso d’intermediazione inferiore al 3%, nel solo 2017 appena il 2,4% di chi ne ha fatto richiesta ha trovato un posto di lavoro.

Le agenzie interinali collocano più del doppio, ed in generale più del 40% di chi cerca una posizione, la trova grazie agli amici o col contatto diretto con le imprese. Insomma, manca la struttura, la mentalità, ed il risultato. Non un bell’inizio se si pensa che nel giro di 5 mesi (i Cpi) debbano adeguarsi a sostenere il Reddito di Cittadinanza, con 10 miliardi sul piatto e 17 a regime.

780 euro al mese a chi è disoccupato e s’impegna ad accettare proposte, che allo stato attuale, forse non arriveranno mai. Il Sottosegretario alle Infrastrutture e padre nobile della Flat Tax italiana non ci sta: "Se con il reddito di cittadinanza l'idea è quella di dare soldi alle persone perché se ne stiano sul divano di casa, la sofferenza è assolutamente condivisibile. Ma il punto è che non deve essere così.” Prosegue Armando Siri: "Il reddito di cittadinanza deve essere una misura indirizzata esclusivamente a coloro che si danno da fare per riuscire a ottenere un lavoro".

In sostanza, l’inefficienza dello Stato non può e non deve diventare l’alibi per bivaccare col sussidio a tempo indeterminato, e sul lato Lega, Siri, rilancia i temi del suo elettorato che: "Incassa la flat tax per le partite Iva fino ai 65 mila euro, la cedolare secca sugli affitti degli immobili commerciali, la riduzione delle accise sulla benzina, l'assunzione di agenti di polizia e vigili del fuoco, un intervento a favore degli invalidi. I Cir per le infrastrutture, conti individuali di risparmio che consentono alle famiglie di comprare titoli di Stato con una defiscalizzazione".

Insomma la camera di compensazione tra le due visioni della società si sostanzia in una protezione sociale per chi a causa delle evidenti difficoltà economiche e di sistema s’è trovato in mancanza di reddito, e chi vuole rilanciare la domanda interna, il lavoro e la produzione andando ad assorbire la latente moria di impieghi. E su questo, ancora Armando Siri, rivendica il coraggio dell’Esecutivo a spendere in deficit: "Il disavanzo è un problema se non è teso alla crescita, l'eccessiva timidezza è controproducente".

Andrea Lorusso
Twitter @andrewlorusso

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