Governo M5S-Lega, ennesimo rinvio sul programma. Sul premier: "Passi avanti"
I leader di M5S-Lega ancora in alto mare sul nome del primo ministro. Reddito di cittadinanza: c'è un limite temporale di due anni
Ennessimo rinvio sul programma Lega e Movimento 5 Stelle che dovrebbe "chiudersi stasera" e "passi avanti sulla figura del premier" che, è stato stabilito, sarà un parlamentare pentastellato. E' quanto emerso dall'incontro odierno a Roma fra i due leader Luigi Di Maio e Matteo Salvini, incontro iniziato alle 10 e finito per impegni elettorali dei due nel Nord Italia nel pomeriggio.
Oltre al nome del possibile premier ("ci stiamo ancora ragionando", ha detto ai giornalisti Luigi Di Maio), mancano anche la parola fine in calce al "contratto di governo" e le firme ufficiali. "Si chiude entro oggi - taglia corto il leader del Movimento lasciando Montecitorio - . Ci sono punti da limare ma non sono dirimenti".
Da parte della Lega si nega che la trattativa sia chiusa, sia sul contratto di programma che sulla ricerca del nome del premier. Sul nome del premier, la questione più spinosa, i due politici hanno assicurato mercoledì che sarebbero saliti al Quirinale con un nome certo, che sarebbe quello di un "politico", vincolato al "contratto". In pole, l'ipotesi di un premier M5s; e tra le opzioni più probabili quella di Luigi Di Maio o Alfonso Bonafede. Ma torna in corsa anche Emilio Carelli: l'ex direttore di Sky Tg24, parlamentare M5S, ha liquidato i dubbi circolati mercoledì e ha detto: "Sono e resto a disposizione del movimento".
Carelli, che ha negato di aver declinato l'invito, non ha però rilasciato dichiarazioni sulla possibilità che sia proprio il suo nome a mettere d'accordo tutti. Ma ha precisato: "Per me il candidato premier del MoVimento 5 Stelle è e resta Luigi Di Maio e tutta la mia disponibilità all'interno del MoVimento è determinata a sostenere la sua candidatura".
Alla riunione alla Camera hanno partecipato, oltre a Di Maio e Salvini, anche i fedelissimi di M5s Vincenzo Spadafora e della Lega Giancarlo Giorgetti, due tecnici del legislativo e il capo segreteria di Salvini. Poi i due leader si sono ritrovati faccia a faccia sul nodo premier. Al segretario del Carroccio dovrebbe essere affidata la guida del ministero dell'Interno. Mentre per gli altri ministri "di peso" i nomi più probabili sono quello di Giampiero Massolo - presidente del cda di Fincantieri - agli Esteri e del grillino Bonafede alla Giustizia.
Il leghista Giancarlo Giorgetti è in pole position per il ruolo di sottosegretaro con delega ai Servizi mentre la Lega dovrebbe indicare i nomi per l'Agricoltura e il Turismo. Mentre il ministero dell'Economia e quello delle Politiche Ue potrebbero essere affidate a tecnici. Novità anche sul fronte del programma: nonostante le richieste dei Cinque Stelle c'è un limite temporale previsto per l'erogazione del reddito di cittadinanza: sarà di due anni. I due leader, si apprende da fonti M5s, hanno sciolto i nodi relativi ai punti rimasti in sospeso. Il programma, confermano dai 5Stelle, ora sarà votato su Rousseau.
Di Maio e Salvini potrebbero salire lunedì al Colle? "Una data realistica", fanno sapere dal Movimento 5 stelle.Non sarebbero peraltro previsti altri incontri dei due leader, che nei prossimi giorni saranno impegnati sul territorio per iniziative elettorali e per l'appuntamento con i gazebo per illustrare il Contratto di governo ai rispettivi iscritti e simpatizzanti: Salvini sarà stasera ad Aosta mentre Di Maio a Monza.