Governo M5S-Pd (quasi) impossibile. Dai dem no ad un governo politico
Governo M5S, due pre-condizioni del Pd: chiudere il 'forno' con la Lega e niente Di Maio premier
Chiudere immediatamente il 'forno' con il Centrodestra e in particolare con la Lega. Nessuna possibilità che Luigi Di Maio diventi presidente del Consiglio. Sono le due pre-condizioni che il Partito Democratico, sponda vicina al reggente Martina (i renziani sono ancora più categorici nel chiudere), considera indispensabili per ipotizzare di aprire un tavolo con il Movimento 5 Stelle.
Nel giorno in cui Sergio Mattarella affida l'incarico al presidente della Camera Roberto Fico, dal Nazareno arrivano segnalissimo di forte pessimismo sulla possibilità di alleanza con i grillini. "Al 99% non se ne fa niente", spiega un senatore dem ad Affaritaliani.it. "L'impressione è sempre la stessa e cioè che fingano di dialogare con noi per convincere Salvini a rompere con Berlusconi", aggiunge un altro deputato vicino a Franceschini.
In sostanza il Partito Democratico, tranne la sparuta minoranza guidata da Emiliano, considera "impossibile" un esecutivo politico con i 5 Stelle e potrebbe entrare in partita, se non si chiudesse il 'forno' con la Lega e se Di Maio non rinunciasse a Palazzo Chigi, solo di fronte ad una iniziativa del Presidente della Repubblica che però includa tutti i partiti. "Non siamo la ruota di scorta", chiosa un renziano doc. Non solo, le elezioni regionali in Molise, con il Pd che ha quasi dimezzato i voti rispetti al 4 marzo, rafforzano le tesi di chi al Nazareno sostiene che la via maestra sia quella di restare all'opposizione e di lasciar fare a chi ha vinto le elezioni politiche.