Governo, Martina (Pd): da Di Maio logica irricevibile

Tensione al Nazareno per la riunione dei gruppi parlamentari Pd. Il segretario reggente, Maurizio Martina, ribadisce quanto più volte detto in merito alla formazione del nuovo governo: "Lo scenario vede il Pd attestato sulla linea decisa in direzione. Il giudizio severo del 4 marzo ci impone una riorganizzazione profonda, non siamo noi a poter esprimere una opzione di governo". Ma rivendica il ruolo del Pd: "Ci riteniamo responsabili verso l'Italia anche da posizioni di minoranza. Non rinunciamo all'ambizione di dire la nostra sui grandi temi". Niente Aventino ma rimane la distanza da M5S: "Non possiamo immaginare la strada proposta da Di Maio, la sua è una logica irricevibile. Pd e Lega non sono certo interscambiabili - ha precisato -. Denunciare questo non significa essere indifferenti a quello che accade. Dobbiamo interpretare fino in fondo una posizione onesta e limpida, dicendo chiaramente che noi siamo parte di un'iniziativa che si svilupperà per le vie parlamentari, senza stare alla finestra. Di Maio pensa che noi e la Lega possiamo essere interscambiabili. È una logica che rifiutiamo".

Nel corso del suo intervento, Martina ha ricordato i punti principali su cui il Pd intende concentrarsi: "Abbiamo richiamato tutti a quattro grandi questioni prioritarie per il Paese: la questione sociale, in particolare occupazione e lavoro, per i ceti più deboli. Il rafforzamento del reddito di inclusione contro la povertà. Costruiremo da subito un'iniziativa concreta per rafforzare questi strumenti. Risanamento dei conti pubblici e finanza pubblica. Non possiamo tornare indietro rispetto agli sforzi fatti in questi anni".

Governo: Franceschini, assistere non basta più. Ora seconda fase

"Nessuno ha vinto per governare il paese. Io penso che non basti piu' assistere. La prima fase e' stata giusta ma adesso dobbiamo prepararci alla seconda fase. Non sto proponendo il governo con i 5 Stelle". Lo ha detto Dario Franceschini all'assemblea dei parlamentari dem.

"Va contrastata l'ipotesi di un governo Lega e cinque stelle. Dobbiamo evitare per il bene per il Paese che accada". Così il ministro Dario Franceschini, secondo quanto riferiscono fonti Dem, all'assemblea congiunta del Pd al Nazareno.

"Dobbiamo condizionare M5S perché diventi una forza riformista": lo ha detto Dario Franceschini all'assemblea dei parlamentari del Pd al Nazareno, secondo quanto si apprende da fonti che partecipano all'incontro.

Orfini a Franceschini, Pd non può non stare opposizione

"Non possiamo non stare all'opposizione". Così, a quanto si apprende, il presidente del Pd Matteo Orfini ha replicato in assemblea dei gruppi all' intervento di Dario Franceschini, che ha invitato ad aprire una nuova fase nel dialogo sul governo. Qui nessuno - sottolinea Orfini - pensa che voi vogliate fare i ministri in un governo Di Maio ma dobbiamo chiudere il ragionamento di Dario ricordando che il 50% degli italiani ha votato i sovranisti. Noi li abbiamo contrastati nella legislatura scorsa, oggi hanno l'onere primo di tentare di governare l'Italia".

Governo: Boccia (Pd), condizioni non mature per dialogo M5S

I tempi non sono maturi per un dialogo Pd-M5s. L' ha detto Francesco Boccia del Pd entrando all'assemblea del suo partito riunita al Nazareno. Ai giornalisti che gli chiedevano dei rapporti con i 5 Stelle in vista di un governo, ha risposto: "Oggi è prematuro dire ci stiamo ma non possiamo permetterci di dire 'non ci stiamo e basta'. Per avere un incontro servono passaggi politici prima. Bisogna far maturare le condizioni, sembra una cosa liturgica ma è così".

Assente, all'incontro di oggi, il segretario dimissionario del Pd, Matteo Renzi: la scelta, hanno riferito fonti del partito, è dovuta alla volontà di non condizionare il dibattito interno del Partito Democratico. A quanto pare, Renzi ha confermato la sua intenzione di parlare solo in sede di Assemblea nazionale, quando uscirà il nome del nuovo segretario.