Governo: Matteo Salvini spaventa l' Europa che gli preferisce Di Maio
Nuovo governo con Matteo Salvini per l'Unione Europea fa paura e...l'UE potrebbe scegliere Di Maio pur di non avere il leader della Lega al governo
L’impressione è che l’Unione Europea sia terrorizzata da Matteo Salvini e sia disposta a tutto per fermarne l’ascesa, anche a sostenere Luigi Di Maio.
Queste riflessioni del filosofo del diritto Paolo Becchi, ex Cinque Stelle e poi critico con il Movimento, colgono il segno di una trasformazione in atto da tempo nella formazione di Grillo che da partito anti-sistema è diventata un partito dei poteri forti, proprio loro che erano combattuti strenuamente da schiere di invasati contestatori arrabbiati e urlanti.
Molti autorevoli commentatori ne parlano come di un cambiamento democristiano in senso italico, cioè positivo, di mediazione e duttilità politica, mentre sarebbe più consono parlare piuttosto di clamoroso opportunismo che purtroppo non fa più notizia, ma che invece dovrebbe farla.
Pur di governare Di Maio farebbe accordi con tutti. Che garanzie può dare il ragazzo avellinese per l’Italia? Nessuna.
I Cinque Stelle sono tutto e sono niente, sono gli zelig della politica, assumono i connotati di chi gli sta vicino per blandire, convincere, intortare.
Salvini invece fa paura ad una Europa sorda alle grida dei suoi disoccupati cronici, sorda alla revisione delle tagliole su Pil e deficit, sorda allo sfacelo dei suoi territori, dei suoi giovani, ma che si occupa di normare la lunghezza delle zucchine.
Questa Europa qui, non ci interessa e non può interessare chi non riesce ad andare avanti economicamente ed una volta era classe media.
Salvini spaventa i signori del vapore di Bruxelles e Strasburgo, perché sanno che con lui al governo i loro giochi sarebbero molto più difficili ed ecco quindi l’appoggio che nella capitale belga si sta preparando per il manovrabilissimo Di Maio a cui interessa unicamente governare con qualsiasi partner. L’importante è il potere per il potere. E quanta carriera per il ragazzo steward che accompagnava i tifosi ai loro posti allo stadio San Paolo di Napoli. Un miracolo del populismo: qualche click sulla rete e sei in Paradiso.