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Governo M5S-Centrodestra-Pd: tutto in alto mare almeno fino al 23 marzo, giorno dell'insidiamento delle nuove Camere e dell'elezione dei presidenti
Governo, tutto in alto mare. Fino al 23 marzo, giorno in cui si riuniscono per la prima volta le nuove Camere e si eleggono i rispettivi presidenti, siamo alla guerra di posizionamento. Il Pd, vero ago della bilancia nonostante la pesante sconfitta elettorale, appare disponibile solo ad un governo di scopo ma con tutti dentro. Martina, sulla scia di Renzi, non intende allearsi né con i 5 Stelle né con la Lega. Salvini invece esclude solo intese con i Dem, anche del dopo Renzi, ma non chiude al Movimento 5 Stelle. Però Berlusconi e Forza Italia non vogliono sentir parlare di accordi con i grillini e guardano invece al Pd. I 5 Stelle restano coperti con Di Maio che parla di contenuti, dice che il dialogo è aperto a tutti ma non si sbilancia su formule e alleanze. Fratelli d'Italia è per tornare subito al voto mentre Liberi e Uguali, sulla posizione del Governatore pugliese Emiliano, vedrebbe bene l'avvio di un dialogo con 5 Stelle e Pd.
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