A- A+
Politica
Unioni civili, Pd-M5S: tutta la verità sull'anomalo patto


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


Sedici senatori del Partito Democratico escono allo scoperto e affermano senza mezzi termini che "ogni ulteriore arretramento, tanto sugli aspetti che regolano i rapporti nell'unione, quanto su quelli relativi alla stepchild adoption, segnerebbe per noi un'inaccettabile regresso rispetto al percorso sin qui compiuto". E' la conferma: Matteo Renzi non cede alle richieste di Angelino Alfano e tira dritto sul ddl Cirinnà. Negli stessi minuti esce una dichiarazione del senatore M5S Alberto Airola: "Il Movimento 5 Stelle voterà compatto per il ddl Cirinnà, se non ci saranno modifiche che stravolgano il testo".

Di fatto, sulle unioni civili, si va avanti con l'anomala maggioranza Pd-M5S-Sel-Ala. E il premier non potrebbe fare altrimenti, visto che un accordo con Area Popolare sarebbe pericolosissimo in quanto farebbe venir meno il sostegno dei grillini e lascerebbe molte trappole in Aula con le votazioni segrete. Renzi - spiegano i deputati dem - sa perfettamente che in questo modo deteriora i rapporti con il ministro dell'Interno ma è anche consapevole che Alfano non aprirà la crisi di governo anche se le unioni civili venissero approvate così come sono ora e con il voto determinante del M5S.

Ma veramente i grillini danno il loro sostegno gratis al Pd? Non scherziamo. La contropartita è la legge elettorale, ovvero la chiusura ad ogni modifica dell'Italicum. I verdiani hanno chiesto l'introduzione del premio di maggioranza alla coalizione e non più solo alla lista, ma il premier ha promesso ai 5 Stelle di tenere il punto e di lasciare l'Italicum così com'è. E' del tutto evidente che il premio alla lista fa comodo al M5S, che non si allea con nessuno, e mette in difficoltà soprattutto il Centrodestra.

In questo modo il premier inaugura una sorta di strategia a maggioranze variabili, a volte con Alfano e a volte con i 5 Stelle (come è accaduto per l'elezione dei giudici della Consulta). Con i verdiani, ormai arrivati a 19 al Senato e che potrebbero aumentare ulteriormente, sempre pronti a sostenere l'esecutivo. L'unico neo potrebbe essere costituito da qualche dissidente Ncd o Udc che potrebbe lasciare Area Popolare per passare con i ribelli di Quagliariello e Giovanardi.

Tags:
m5srenzigovernopd








motori
Mitsubishi ASX 2024: si rinnova per conquistare il segmento B-SUV

Mitsubishi ASX 2024: si rinnova per conquistare il segmento B-SUV

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.