A- A+
Politica
Governo, respinte le mozioni di sfiducia al ministro Toninelli (M5S)
Foto: LaPresse

Non passa la mozione di sfiducia presentata dal Partito democratico contro il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. I sì alla mozione sono stati 102, 159 contrari, 19 astenuti. I senatori presenti erano 283, i votanti 280, la maggioranza era fissata a 131 voti.
Con 157 voti contrari l'Aula del Senato non approva la mozione di sfiducia di Forza Italia nei confronti del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. I voti favorevoli alla sfiducia sono stati 110, gli astenuti 5.

Mozione sfiducia, Toninelli: "Rifarei tutto". E batte il cinque a Di Maio

Gli esiti dell'analisi della Tav "sono risultati pesantemente negativi per l'opera". Lo ha ribadito il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli nel suo intervento al Senato in risposta alle mozioni di sfiducia presentate da Pd e Fi, facendo notare di aver agito in totale coerenza e trasparenza. Toninelli ha poi sottolineato anche la sproporzione dell'impegno finanziario tra l'Italia e la Francia assunto dai Governi precedenti contro l'interesse nazionale.

Toninelli ha ricordato che nel 'contratto di Governo' si legge testualmente che: "Con riguardo alla Linea ad Alta Velocita' Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia". Questo impegno e' stato la stella polare della mia azione sul dossier in questi mesi. Si tratta di un obiettivo che nessuno ragionevolmente potrebbe contestare se si uscisse dalla sterile polemica e si considerasse anche solo la sproporzione dell'impegno finanziario tra l'Italia e la Francia, che e' stato assunto dai Governi precedenti contro l'interesse nazionale. La ridiscussione e' un dovere assunto dal Governo in Parlamento fin dalla sua nascita e ribadito testualmente attraverso due distinte mozioni: la prima, appena un mese fa, alla Camera dei Deputati e la seconda, solo due settimane fa, proprio qui al Senato della Repubblica. Ho agito in totale coerenza e trasparenza".

Il ministro ha ricordato che "lo strumento individuato all'indomani dell'avvio dell'attivita' di Governo per la ridiscussione dell'opera alla base del nostro impegno e' stato quello di una nuova analisi costi-benefici, che fosse svolta da un soggetto diverso dal promotore dell'opera o da questi commissionato, a differenza di quanto era stato fatto in precedenza; la composizione del gruppo di lavoro, facente parte della Struttura tecnica di missione del Mit, e' stata resa nota fin dallo scorso settembre; gli esperti individuati in questo gruppo di lavoro sono riconosciuti a livello internazionale per le loro competenze nel campo dell'analisi costi-benefici e nell'ambito dell'economia e ingegneria dei trasporti; fin dall'avvio dell'analisi costi-benefici e' stato affermato pubblicamente che il lavoro e' funzionale non solo all'assunzione di una decisione, ma anche come contributo alla ridiscussione del progetto; per consentire il completamento del complesso lavoro di analisi, nel rispetto degli accordi con la Francia, come previsto dall'impegno, ho interloquito con la mia omologa francese e ricordato piu' volte come all'indomani dell'insediamento del nuovo governo francese, nel 2017, sia stata designata una commissione di esperti per la ridefinizione delle priorita' del Paese in ambito di infrastrutture e trasporti; lo stesso Ministro francese dell'economia ha parlato del progetto in questione come di un investimento ingente, ritenendo del tutto legittimo che il Governo italiano abbia deciso di approfondire nuovamente se possa essere profittevole; nell'ambito delle interlocuzioni con il Ministro francese e' stata condivisa la scelta di rinviare alcuni atti procedimentali relativi all'opera, in attesa delle risultanze dell'analisi costi benefici, a condizione che queste fossero preventivamente condivise con la Francia e con la Commissione europea. Da li' l'esigenza di un confronto preliminare con il nostro partner nel progetto e con Bruxelles; ho reso noti questi passaggi e ho proceduto nel senso indicato non appena l'analisi costi benefici del gruppo di lavoro della Struttura di missione e' stata completata; gli stessi risultati sono stati successivamente e rapidamente inviati al Parlamento, pubblicati sul sito del Ministero e posti alla base della successiva ridiscussione del progetto in seno al Governo; da ultimo, e' stata avviata una ulteriore fase del procedimento, nel corso della quale il Governo italiano potra' ridiscutere il progetto con l'esecutivo francese e in sede europea; la condizione per questa ulteriore fase e' stata che essa non dovra' comportare ulteriori oneri per lo Stato italiano in caso di recesso". "Tutti i passaggi che ho elencato - ha precisato - sono stati resi noti tanto al Parlamento quanto all'opinione pubblica e rientrano evidentemente nell'impegno assunto con il Contratto di Governo. L'intento dell'attivita' svolta e' stato quello di favorire la scelta piu' conforme all'interesse pubblico, infatti l'analisi costi benefici prodotta dalla Struttura tecnica di missione ha configurato non uno, ma ben quattro differenti scenari". "In risposta a chi ci accusa di coltivare un atteggiamento pregiudiziale rispetto all'opera - ha detto ancora Toninelli - sottolineo che uno di questi scenari ha come base gli stessi, medesimi dati dell'Osservatorio sull'asse ferroviario Torino-Lione istituito dai precedenti governi. Su questo scenario e' stato persino ipotizzato, nella analisi, il risparmio derivante dalla cosiddetta project review, la quale, a differenza di quanto affermato dalle opposizioni, risulta essere stata solo oggetto di un'informativa del Mit al Cipe, che non ha comportato l'adozione di alcuna delibera". "Il Governo del cambiamento, mentre correttamente sta riconsiderando questo singolo ingente investimento nell'interesse dello Stato e dei cittadini, sta introducendo con assoluta determinazione alcune misure che velocizzano tantissimi altri cantieri - ha concluso su questo tema - e al tempo stesso sta ponendo al centro della sua azione il cittadino che viaggia e l'imprenditore che si muove per lavoro".

 

De Falco su Toninelli: “Ministro senza onore e dignita'. Voto  si alla sfiducia”

"Toninelli si deve dimettere, non per la Tav ma perche' sono mancati dignita' e onore". Lo ha detto il senatore ex-M5s Gregorio De Falco, annunciando in aula al Senato il suo voto favorevole alle mozioni di sfiducia per il ministro delle Infrastrutture.  "Il ministro - ha proseguito - ha latitato e dovrebbe dimettersi perche' e' stato assente dai suoi specifici compiti e ha lasciato la gestione della portualita' e le vicende connesse coi naufragi all'incompetenza del ministro Salvini".

Via all’esame in Senato per la mozione di sfiducia al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Toninelli

E' in corso al Senato l'esame delle mozioni di sfiducia individuale nei riguardi del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. La mozione del Pd e' stata illustrata da Salvatore Margiotta e quella di FI da Alessandra Gallone. Subito dopo, la seduta e' stata sospesa per qualche minuto a seguito dell'esposizione di alcuni cartelli ed e' poi ripresa con l'intervento di Vasco Errani.

I cartelli esposti dai banchi FI recitavano "Toninelli lo facciamo per te", la stessa formula usata anche dalla senatrice Gallone ("ministro Toninelli, lo facciamo per lei") nel corso del suo intervento in Aula.  Gallone ha poi attraversato l'emiciclo e ha consegnato uno dei cartelli allo stesso Toninelli, seduto ai banchi del governo, che ha accettato l'ironico dono con un sorriso.

Commenti
    Tags:
    sfiducia toninellitoninelli mozione di sfiduciatoninelli senato sfiducia





    in evidenza
    Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

    Annalisa fa doppietta

    Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

    
    in vetrina
    Marta Fascina ha un nuovo compagno: i Berlusconi le trovano casa a Milano. Ma lei smentisce

    Marta Fascina ha un nuovo compagno: i Berlusconi le trovano casa a Milano. Ma lei smentisce


    motori
    BMW lancia i corsi di guida avanzata per conducenti di veicoli blindati

    BMW lancia i corsi di guida avanzata per conducenti di veicoli blindati

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.