Governo, Romani (Forza Italia) conferma la svolta 'soft' di Berlusconi
"Con Gentiloni cambiamento di toni"
"Abbiamo notato in Gentiloni un cambio di tono". Paolo Romani lo mette in evidenza prendendo la parola, dopo l'omologo alla Camera, Renato Brunetta, al termine dell'incontro con il presidente del Consiglio incaricato. "Faremo una opposizione puntuale, ma una discontinuita' vera sarebbe importante", rileva ancora il presidente del senatori FI che da' atto a Gentiloni di aver detto che il governo "non sara' protagonista del processo di riforma della legge elettorale, delegato alle forze parlamentari". La legge elettorale, osserva ancora, "va approfondita dopo il 24 gennaio, ma si puo' ragionevolmente cominciare a lavorare da ora" e "sicuramente - sottolinea - la nuova legge dovra' tenere conto dell'equilibrio tra rappresentanza e governabilita', soprattutto se si pensa che la prossima legislatura possa essere costituente".
La Russa (Fdi): "Gentiloni vuole restare fino al 2018"
L'intenzione del premier incaricato Paolo Gentiloni "è di restare al governo finchè avrà la fiducia, quindi anche fino alla fine della legislatura". Lo ha spiegato Ignazio La Russa, di Fratelli d'Italia, al termine delle consultazioni, che il neopresidente del Consiglio sta tenendo alla Camera con le forze politiche di maggioranza e opposizione per chiudere la lista dei ministri.
Una partita-lampo, che dovrebbe terminare entro stasera per consentire a Gentiloni di partecipare giovedì al Consiglio europeo nel pieno dei suoi poteri, una volta ottenuta la fiducia presumibilmente entro mercoledì. Tra i dossier urgenti sul tavolo del nuovo governo, oltre alla legge elettorale, anche la decisione sul decreto per Mps e le banche e le iniziative per sostenere i cittadini delle Regioni colpite dal terremoto e mandare avanti la ricostruzione.
"Gentiloni è stato onesto - ha detto La Russa - ci ha confermato che resterà in carica finchè avrà la fiducia" delle Camere, "anche fino al termine della legislatura" nel 2018, ha spiegato l'ex ministro della Difesa. "Noi invece abbiamo chiesto tempi certi per andare al voto, vedremo...", ha concluso l'esponente di Fratelli d'Italia.
Tra gli altri partiti ricevuti in mattinata anche i centristi di Alfano (Ap-Ncd), pronti a rinnovare il loro appoggio all'esecutivo, e i verdiniani di Ala che puntano a conquistare qualche poltrona nella compagine governativa in cambio del loro sostegno alla maggioranza, indispensabile soprattutto al Senato. Forza Italia ha invece promesso "un'opposizione senza sconti", per bocca del capogruppo dei deputati azzurri Renato Brunetta.
Le consultazioni riprenderanno, dopo una pausa, alle 14, con la delegazione del Pd, che nella direzione dovrà votare uno scontato oltre che praticamente obbligato appoggio al governo. Il M5s e la Lega, regolarmente convocate, hanno deciso di disertare ("è un gioco di palazzo a cui non partecipiamo", hanno detto i grillini).