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Politica
Governo, Salvini: la Camera respinge la mozione di sfiducia con 211 no
Il Senato ha dato il via libera all’Autonomia differenziata. La riforma dovrà essere approvata dalla Camera a maggioranza assoluta.

Governo, Salvini: la Camera respinge la mozione di sfiducia con 211 no

Con 211 no, 129 sì e 3 astenuti la Camera ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, finito nel mirino delle opposizioni i rapporti di collaborazione con Russia Unita.

Mozione di sfiducia a Salvini, il voto alla Camera

L'aula della Camera ha votato a favore della richiesta della maggioranza di inversione dell'ordine del giorno: si svolgeranno quindi stasera le dichiarazioni di voto ed il voto sulla mozione di sfiducia nei confronti del ministro Matteo Salvini. A seguire quella nei confronti della ministra Daniela Santanchè che potrebbe andare a domani mattina.

"Noi -ha detto in aula Davide Faraone di Italia viva- avevamo previsto un calendario in cui le mozioni fossero prima rispetto ai provvedimenti che andremo a trattare, ma tutti i colleghi di centrodestra ci hanno spiegato quanto fosse opportuno esaminare prima i provvedimenti e poi le mozioni. Ora cambiano idea. Mi chiedo che le facciamo a fare le capigruppo...".

"Ho una riunione sulle concessioni autostradali, vado a fare il mio lavoro di ministro", ha detto Salvini nel primo pomeriggio rispondendo al termine del question time a chi gli chiede se tornerà nell'Aula di Montecitorio per la discussione sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dalle opposizioni.

Conte: "Grave se mozioni compattano il governo"

"Non so valutare" se le mozioni di sfiducia nei confronti dei ministri Santanchè e Salvini "abbiano come effetto quello di compattare il governo, certo sarebbe un compattamento in 'peius', su una base di lesione della dignità delle istituzioni e dell'onore e del rispetto che si deve alle istituzioni". Lo dice il leader del M5S Giuseppe Conte, dopo aver visitato la mostra su Giacomo Matteotti a Palazzo Braschi.

"Se il compattamento avviene per una solidarietà di partito o di coalizione, per mascherare comportamenti che, al di là delle responsabilità penali, sono assolutamente gravi sul piano della responsabilità politica ed etica, io dico che il governo non sta facendo un buon servizio all'Italia anche in un contesto internazionale", ha rimarcato l'ex presidente del Consiglio. "Se il compattamento arriva su questo terreno - ha proseguito - noi non possiamo che deprecare e stigmatizzare fortemente l'operato del governo".

Come vota Renzi

"Votiamo sì alla sfiducia a Salvini perché contesta il posizionamento politico di Salvini sulla Russia", scrive Matteo Renzi, leader di Italia Viva, sui social. "Ci scappa da ridere a pensare che questa mozione sia firmata anche dal Movimento Cinque Stelle - che era ospite dei congressi del partito di Putin esattamente come la Lega - e da Giuseppe Conte, che ha fatto entrare i soldati russi in Italia senza alcuna logica. Ma noi facciamo politica e dunque l'ipocrisia grillina non ci interessa. Votiamo sì alla sfiducia basata sulla politica".

"Votiamo no alla sfiducia a Santanché perché basata sulle indagini giudiziarie che la riguardano. E noi non chiediamo le dimissioni per un avviso di garanzia o per un rinvio a giudizio. Il garantismo è tale se si applica a tutti, soprattutto agli avversari. Facile fare i garantisti con gli amici: la vera sfida è essere garantisti con gli avversari", prosegue Renzi.

"Daniela Santanché ministra ha fallito e noi la contestiamo sul piano politico. Ma noi non usiamo le indagini per attaccarla. A differenza di quello che ha sempre fatto la stessa Santanché che ha chiesto in carriera le dimissioni di 18 ministri, tra cui tutti i nostri amici. Noi siamo profondamente diversi dalla Santanchè e da chi vive con la doppia morale. O da chi si professa custode autonominato di uno stato etico. Votiamo no alla sfiducia basata sul giustizialismo", conclude.

Calenda

"Su Salvini e Santanché non si tratta di garantismo, ma di argomenti politici. Non possiamo avere un viceministro che ha un accordo in essere con Putin e una Ministra del Turismo che imbarazza il Paese. E su questo bisogna essere chiari", scrive sui social Carlo Calenda, leader di Azione.

"Sono tre giorni che vediamo Salvini arrampicarsi sugli specchi cercando di spiegare che l'accordo con Putin non è attuale ma contemporaneamente non riuscendo ad esibire una conferma della disdetta. A cosa serve la mozione di sfiducia? A questo, e a dimostrare che l'Italia non passa sotto silenzio lo sconcio di un Vice Presidente del Consiglio formalmente alleato con un dittatore sanguinario", afferma ancora.

Svp si astiene

La Svp si asterrà sulla mozione di sfiducia nei confronti di Salvini, anche se "non abbiamo apprezzato e non apprezziamo" le sue "affermazioni ambigue sulla Russia". Lo ha annunciato alla Camera la deputata Renate Gebhard.






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