Governo Salvini, "nascerà con l'astensione di Pd-M5S. Salvini come Andreotti"

Nascerà il governo di Centrodestra?
"E' presto per dirlo. Mi sembra che allo stato attuale nessuno sia disposto a consentire la nascita di un governo, fosse anche di servizio. Non vedo la propensione in tal senso. Anzi, Di Maio, con precisione da grande professionista della politica, ha detto a Salvini che si tiene la presidenza della Camera ma non prende impegni sul governo. Da democristiano do l'Oscar della trattativa a Di Maio, 1 a 0 per lui al momento. Ottiene ma non promette nulla".

Però Casini ha detto 'non sono di sinistra' e anche affermato che 'aiuterà la Repubblica a non andare fuori strada'. Non è un segnale importante?
"Un voto non cambia nulla. Il governo deve essere garantito o dal Pd o dal M5S".

Si parla della nascita di un gruppo di responsabili che sostenga il governo di Centrodestra...
"E' possibile, ma non subito. Bensì nel corso della legislatura. Ora, come accadde nel 1976, può nascere un governo con un ampio fronte di astensioni. Quindi penso che possa nascere il governo Salvini simile all'esecutivo Andreotti del 1976. E ricorderei all'amico Salvini che quel governo Andreotti durò tre anni e fu particolarmente importante visto che fermò il terrorismo e, forse, salvò la Repubblica".

Da chi potrebbe arrivare l'astensione?
"Andreotti la ottenne da tutti, Salvini può costruire un governo di alto profilo che nasca con l'astensione iniziale sia del Pd sia del M5S".

E dopo arriveranno i responsabili...
"Dopo chi ha più filo, tesse. Successivamente il governo può convincere in Parlamento alcuni, molti o tutti... se è bravo".

Questa è l'unica soluzione possibile?
"E' l'unica chance. Oggi Salvini è come Renzi del 2014, lo stabilizzatore della legislatura. O fa lui il governo o resta accesa la macchina elettorale ed è solo una questione di date".

E sulle presidenze di Camera e Senato?
"Penso che il Centrodestra realizzerebbe la miglior trattativa prendendosele tutte e due".

Con un accordo con il Pd?
"Al Senato facendo da solo, alla Camera facilmente con il Pd che si asterrebbe sul nome di Giorgetti".

A proposito di Giorgetti, il numero due della Lega sembra un bravissimo democristiano nel trattare...
"Di democristiano in questo Parlamento ci sono solo io (ride, ndr). Salvini e Giorgetti sono bravi, hanno fatto politica e hanno esperienza. Ma non si sentano i più bravi perché anche Di Maio lo è...".

E il presidente Mattarella?
"Sarà prudente come è giusto che sia".

Però il programma di questo governo Salvini non può essere quello presentato agli elettori come Centrodestra...
"Sarà un governo che si poggia sull'astensione di quasi tutto il Parlamento con un contratto di programma modello tedesco. Sarà una legislatura quasi istituzionale, di riforme e che vari una nuova legge elettorale. Insomma, una legislatura costituente con un governo guidato da chi si è avvicinato di più alla vittoria".

Meloni nel governo?
"Certo, è uno dei leader del Centrodestra. Ma anche Berlusconi...".

In che modo?
"Con la riabilitazione potrà fare il ministro degli Esteri. E ora che nascerà il governo verrà riabilitato..."

I tempi?
"La riabilitazione è attesa a breve, poi ci vorrà un mese per la Corte d'Appello e Berlusconi potrà fare il ministro degli Esteri, visto che l'esecutivo non nasce domani mattina".