Governo Salvini punzecchia su vari fronti il M5S. Ecco la strategia di Salvini
Governo, Lega-M5S. Salvini esclude la crisi ma punzecchia i 5 Stelle su vari fornti. Ecco perché
Dacci ogni giorno le nostre frecciatine quotidiane. Ed eccole puntuali, precise, calcolate. 'Trivelle, Salvini: non si può dire sempre no'. 'Cannabis, Salvini: proposta 5 Stelle non passerà mai'. Da un lato il leader della Lega assicura che non ci sarà alcuna crisi di governo ("L'esecutivo mangerà cinque colombe" e "Non ci saranno elezioni anticipate per i sondaggi"), dall'altro, però, il vicepremier e ministro dell'Interno trova sempre e comunque uno o più argomenti per punzecchiare gli alleati di governo. Ieri la Tav e il reddito di cittadinanza ai disabili, oggi la cannabis e le trivelle. Si tratta - secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it - di una strategia ben precisa e pianficata a tavolino dai vertici della Lega in una riunione di qualche giorno fa tra lo stesso titolare del Viminale, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni e il ministro delle Politiche Agricole Gianmarco Centinaio, organizzata dopo l'annuncio del premier Giuseppe Conte sull'arrivo di alcuni migranti della Sea Watch e della Sea Eye anche in Italia.
Il piano è quello di tenere costantemente l'attenzione sulla maggioranza, attraverso una competizione sana per il Paese, e togliere argomenti alle opposizioni (Pd in testa). Salvini ha anche la necessità di lanciare un messaggio alla base leghista dopo quanto accaduto sui migranti, dato che la decisione di Conte avallata da Di Maio non è stata completamente digerita dai militanti. La Lega poi alza la voce quotidianamente per far passare il messaggio che non accetterà altri 'scherzi' sul tema chiave dell'immigrazione ("di competenza del ministero dell'Interno", precisa un senatore del Carroccio) e resta vigile e pronta, appunto, a giocare la dialettica politica su altri fronti, magari sui temi cari ai 5 Stelle. Sullo sfondo ci sono anche le elezioni europee (oltre a quelle Regionali) alle porte e Salvini è costretto a sottolineare le differenze rispetto al M5S visto che da Forza Italia e soprattutto da Fratelli d'Italia sono continui gli attacchi alla Lega che - dicono gli altri partiti del Centrodestra - sarebbe troppo appiattita sulle posizioni dei grillini (in particolare sull'immigrazione).
Ed ecco quindi la necessità di parlare ad un elettorato di Centrodestra che non è solo leghista, anche perché gli ultimissimi sondaggi stanno effettivamente mettendo in luce una prima, seppur parziale, flessione della Lega. E infine, spiegano sempre fonti leghiste, "l'importante è non staccare la spina al governo e non essere noi la causa dell'eventuale crisi", che gli elettori ovviamente non capirebbero. Ecco perché Salvini continua ad assicurare che l'esecutivo durerà l'intera legislatura rimarcando però le differenze con il M5S su vari temi. Semmai, poi, capitasse che altri senatori grillini lasciassero la maggioranza, magari sui temi cari alla Lega come la legittima difesa o l'autonomia alle Regioni, e si arrivasse davvero ad una crisi il Carroccio non avrebbe agli occhi dell'opionione pubblica alcuna colpa. Anzi, sarebbe la vittima di decisioni e scelte avvenute all'interno dell'altro partito di maggioranza. Comunque quella della crisi di governo al momento è un'ipotesi che non viene nemmeno presa in considerazione e, con i vari appuntamenti elettorali alle porte, la Lega punta piuttosto su una genuina competizione con i 5 Stelle. Che da un lato tagli fuori le opposizioni, ormai senza argomenti, e dall'altro cambi davvero il Paese (come sta facendo) con la sintesi tra due forze politiche oggettivamente diverse ma che hanno preso un impegno di fronte ai cittadini. Frecciatine sì, quotidiane, ma - come dice Salvini, il governo mangerà cinque colombe (pasquali).
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