Governo, Zingaretti: "Confronto sui contenuti, discontinuità sui nomi".Gelo 5S
Alta tensione Pd-M5S, resta il nodo Conte. La conferenza stampa del segretario Dem Nicola Zingaretti
Il Pd riconferma la discontinuità dell'esecutivo “garantita anche da un cambio di persone”, ma non chiude al dialogo con il M5S che si dice pronto ad incontrare “già da domani per capire come andare avanti" sui temi di governo, a partire dal tema di come "abbassare tasse a redditi medio bassi”.
Al termine di una giornata di lavoro fatta di telefonate, prese di posizione e indiscrezioni fatte filtrare sia dal Pd sia dal M5S per tentare di costruire un’alleanza di governo e scongiurare il rischio elezioni anticipate, il segretario dei Dem Nicola Zingaretti fa il punto in una conferenza stampa nella sede del partito sui tavoli di lavoro che il Nazareno ha messo in piedi per costruire una piattaforma dei contenuti da sottoporre ai grillini, “perché l’Italia non capirebbe solo un rimpastone”.
“Il governo è caduto anche perché sui contenuti non ha trovato una sua sintesi”, ha spiegato infatti Zingaretti che ha sottolineato di “non credere al modello contratto, ma a un patto di governo che possa indicare all’Italia la direzione di dove andare”. La linea è quella “delineata nella direzione del partito: un Paese più green, più giusto, più a misura di donna e che metta al centro la crescita e lo sviluppo, abbassando le tasse per i redditi medio-bassi”.
Zingaretti ha ribadito poi di avere ricevuto un mandato a “dare vita a un governo di svolta e discontinuità per il futuro del Paese”. “Siamo al lavoro per un patto di governo, non per costruire ultimatum e contrapposizioni”, ha precisato poi toccando il tema di scontro con i grillini e cioè il mandato bis a Giuseppe Conte. Nuovo incarico su cui i 5S non trattano che in una nota hanno replicato seccamente che "la soluzione è Conte, il taglio dei parlamentari e la convergenza sugli altri nove punti posti dal vicepremier Luigi Di Maio. Non si può aspettare altro tempo su delle cose semplicemente di buon senso. E' assurdo. L'Italia non può aspettare il Pd".
Di Maio nel frattempo, ha anche smentito le voci che parlavano di un'offerta scambio fatta al segretario del Pd: Conte a Palazzo Chigi e ai Dem la maggior parte dei ministeri chiave di un eventuale esecutivo con M5S. In questo modo, dicevano le indiscrezioni, si sarebbe realizzata la discontinuità chiesta dal segretario Zingaretti.
Insomma, a poco più di 48 ore dal ritorno delle forze politiche al Quirinale, la crisi politica è lontana dal trovare una soluzione e la trattativa M5S-Pd pare vicina alla rottura.
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