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Politica
Stefano Graziano e il boom di voti nell’area dei Casalesi
Il caso "Stefano Graziano" e il boom di voti nell’area dei Casalesi

Il nome del presidente del Pd della Campania Stefano Graziano viene fuori in un'intercettazione ambientale del 15 novembre 2014 nel corso di una conversazione tra Alessandro Zagaria, l'imprenditore arrestato con l'accusa di far parte del clan dei Casalesi, e l'ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere Biagio Di Muro, finito in carcere nell'ambito della stessa inchiesta condotta dalla Dda di Napoli.    

Zagaria e Di Muro - scrive il gip Anna Laura Alfano nella sua ordinanza - parlano di "imprenditori favoriti da piazzare". "Poi Zagaria - sottolinea il giudice - mostra di attivarsi direttamente per sostenere la campagna elettorale di un candidato alle competizioni elettorali di quel periodo (tale Graziano, candidato per il consiglio regionale) e di questo fatto rimprovera Di Muro che, a suo dire, non si sta attivamente impegnando".

Le intercettazioni   

"Dobbiamo portare Graziano"     Zagaria: devo mettere a lavorare a questo! Ho perso gia' una    fatica e adesso gia' stanno lavorando!    .......    Zagaria: ma tu non ci stare troppo...rimaniamo sempre quelli che siamo. Quello Pasquale...il cazzo...ha detto: io ho fatto il passaggio! Pasquale sei capace di metterti addosso...addosso! (Nel corso della conversazione - annota il giudice - Zagaria asserisce che il citato Pasquale gli ha proposto di passare con lui)....Hai capito...ti vuoi togliere...mi serve uno come te...ma che cazzo stai dicendo, io tengo per il PD (Nella circostanza - aggiunge il gip - riferisce a Di Muro anche la risposta negativa che ha fornito sempre a Pasquale) ...Io ti voglio bene a te...tu sei sempre l'amico mio, cosa hai capito? No io ti ringrazio di questa cosa.. No non mi devi ringraziare mai! E gia' non sta bene...perche' noi dobbiamo portare a Graziano (Stefano, precisano gli inquirenti) e tu non ti fai vedere. Ti dovrei allontanare io a te! O no?. Mannaggia la madosca!    Quel giorno stesso viene registrata un'altra conversazione tra i due nella quale "si fa esplicito riferimento - scrive il gip - all'appalto relativo alla ristrutturazione del palazzo Teti Maffuccini (vicenda al centro dell'inchiesta, ndr) e all'aiuto che Graziano dovrebbe fornire affinche' il finanziamento possa essere trasferito da un capitolato di spesa a un altro consentendo margini di tempo meno ristretti rispetto al precedente e scongiurare la perdita del finanziamento. Dalla stessa conversazione emerge il nome di Alfonso Salzillo, consigliere comunale di Santa Maria arrestato in esecuzione di una ordinanza emessa il 30 marzo scorso per 416 bis. ................ ................   Di Muro: io tengo un santo in paradiso che mi protegge!...o no?   Zagaria: come a me! Quando va bene...hai capito? (incomp.)...in grazia di Dio! Quello domani va a Roma e giovedi' siamo qua   Di Muro: giovedi' dobbiamo andare da...(cade la linea)  Secondo il giudice "le modalita' di interlocuzione utilizzate da Zagaria ed i comportamenti tenuti nei suoi spostamenti, l'utilizzo di cellulari intestati ad altri soggetti costituivano indici di una evidente intraneita' al contesto illegale delineatosi intorno all'appalto per il palazzo Teti Maffuccini".

Inchiesta di Napoli: primi interrogatori gip, parla ex sindaco - Tre ore di interrogatorio per spiegare la sua versione dei fatti e respingere l'accusa di aver incassato tangenti. E' la difesa dell'ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Biagio Maria Di Muro, in carcere per l'inchiesta sulle mazzette per appalti pubblici in quel comune a ditte vicine ai Casalesi che ieri ha portato all'arresto di 9 persone e all'iscrizione nel registro degli indagati di Stefano Graziano, presidente del Pd della Campania, autosospesosi ieri dall'incarico, e consigliere regionale. L'esponente politico potrebbe essere ascoltato tra martedi' e mercoledi' della prossima settimana. Di Muro ha dunque risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Anna Laura Alfano, alla presenza del pubblico ministero della Dda Maurizio Giordano e dei suoi avvocati difensori Raffaele Gaetano Crisileo e Giuseppe Stellato. Ha spiegato che i rapporti con la imprenditore del settore della ristorazione di Casapesenna, Alessandro Zagaria (considerato dagli inquirenti la cerniera tra politici e clan, anch'egli finito in carcere e che ha deciso invece di non rispondere al gip) erano di semplice amicizia e che non era al corrente dei suoi rapporti con la criminalita' organizzata. L'ex sindaco ha detto di non aver avuto soldi per gli appalti di Palazzo Teti e di aver sollecitato invece i lavori perche' pressato dai consiglieri di opposizione con l'accusa di immobilismo. Gli altri indagati saranno sentiti entro venerdi' per l'interrogatorio di garanzia. (

Boschi, Graziano corretto. Indagini non sono condanne - "Non sono d'accordo con la Capacchione. Graziano correttamente si e' subito sospeso dal partito. Se ci sono indagini, non ci sono condanne". Lo ha detto il ministro delle Riforme, Maria Elena boschi, ospite di 'Otto e mezzo'. "Il Pd - ha aggiunto - ha votato alla Camera l'arresto di Genovese, deputato del Pd, che uscito dalla prigione si e' iscritto a Fi".

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