Grillo trolla Salvini su Trump: dal meetup al ketchup
Grillo, Salvini, Trump: una farsa casereccia servita con pane, salame e ketchup Usa
La vittoria di Trump fa gola a molti e soprattutto a personaggi scaltri e pronti a tutto; uno dei questi non può non essere il grillo nazionale che ha preso -come si suol dire- la palla a balzo e si è autonominato portavoce europeo di Trump.
Dal canto suo, la Raggi, la suorina del M5S romano, che ha nella sua squadra un collaboratore di Alemanno e cioè Raffaele Marra (il fratello Renato -in più- è dirigente dei Vigili e da poco promosso a dirigente lautamente retribuito) si gongola soddisfatta perché il consigliere strategico di Trump Stephen Bannon si è innamorato di lei sul web (Breitbart.com) e l’ha definita il “Trump di Roma” ed “elegant brunette”. Bannon è un ultraconservatore considerato “razzista” ed “antisemita” da musulmani ed ebrei.
Intervistata ieri sulla faccenda l’”elegante brunetta”, Trump de noantri, ha -come al solito- minimizzato evidentemente compiaciuta: “Mi elogia il consigliere di Trump?”, “Non lo sapevo” recita in pieno effetto - Moretti, “Mi si nota più se non me lo filo di pezza o se me lo filo un pochino?”.
Insomma siamo alla farsa casereccia servita con pane, salame e ketchup Usa.
Però il furbacchione genovese non è da sottovalutare; è il primo che ha detto che Trump lo imita e che quindi si è auto-incoronato suo portavoce virtuale.
Salvini, che invece è il vero erede politico di Trump dovrebbe fare attenzione e soprattutto i suoi esperti di comunicazione: rischia di farsi fregare l’incoronazione da Grillo.
Ora sarebbe divertente sapere cosa dicono gli attivisti dei Cinque Stelle, “biciclette e martello”, che si ritrovano al seguito di quello che è considerato uno dei maggiori fascistoni e nazistoni del mondo.