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Politica
I trolls, i veri nemici di Renzi, Di Maio, Berlusconi e Salvini

di Daniele Rosa


Tutti i bimbi scandinavi conoscono e vedono nei sogni il 'troll', un gigante brutto e molto dispettoso che vive nascosto nei boschi freddi della loro terra.

I bimbi della Scandinavia li conoscono bene ma, forse, i nostri politici hanno poca dimestichezza con queste creature che invece hanno cominciato prepotentemente ad aggirarsi sul mondo di internet insinuandosi e confondendo le idee alla pubblica opinione.

FAKE NEWS E RISCHIO POLITICO. TUTTO COMINCIA CON IL RUSSIAGATE


Certo, perché nel linguaggio degli internauti il troll altro non è che un account anonimo che gioca la sua partita diffondendo zizzania sotto forma di false notizie, insulti mirati apparentemente a caso.

Se fosse un maneggione della tastiera pazzo o scriteriato poco male ma quando dietro agli account troll c'è una strategia di comunicazione che difende interessi, danaro e politica allora bisogna cominciare a preoccuparsi.

Nelle elezioni americane il 'trollismo', diventato più seriamente lo scandalo del Russiagate, ha scatenato investigazioni a tappeto dell'FBI.
Ed ora anche la moderata premier inglese Theresa May ha spiazzato tutti accusando la Russia di militarizzare l'informazione e diffondere false informazioni o false foto per portare discredito in Occidente.

FAKE NEWS E RISCHIO POLITICO. LE FALSE STORYTELLING


E che dire della foto della giovane islamica sulla scena dell'attacco terroristico di Westminster accusata di insensibilità di fronte alla strage mentre nella realtà era stato preso solo un frame delle foto dove non si poteva notare che la giovane era sconvolta e stava chiamando la famiglia.

Insomma Russia si Russia no è diventata una moda pericolosa. La tecnologia permette tutto e di più ed allora anche i nostri potenziali leader in odore di elezioni dovrebbero investire in cybersecurity.

Provate ad immaginare se un mese prima dalle elezioni circolassero riprese video , foto o falsi su una storia di sesso tra il cavaliere Silvio Berlusconi e una nuova olgettina .
Oppure dichiarazioni di Matteo Salvini contro i migranti o un 'fuori onda' in cui il capo della Lega spara ad alzo zero contro il Meridione.

Per non parlare di qualche storia di corruzione attribuita a Luigi Di Maio.
Tutto falso ma il primo impatto sulla pubblica opinione sarebbe devastante.
Immaginate una storia montata ad arte relativa a una relazione, magari fotoshoppata , ad arte tra Matteo Renzi e Maria Elena Boschi. Un delirio, assolutamente cancellabile ma al prezzo di valanghe di voti persi.

Perché se una volta si diceva che la calunnia è un venticello ora le fake news del trolls sono uragani in piena pronti a spazzare chiunque in un battibaleno.

Ed allora politici in odore di voto un consiglio : fate più attenzione ai trolls nostrani ed internazionali.

Qualche esperto internauta, di questi tempi, potrebbe esservi di grande aiuto.

Tags:
trollsrenzidi maioberlusconisalvini





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