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Politica
Il lider maximo Beppe Grillo e la sindrome di Stoccolma

'Io sono il garante,uno vale uno, ma io valgo per tutti. Se a qualcuno tutto ciò non piace esca e fondi un suo proprio movimento' questa la sintesi dell'incredibile credo, degli anni 2000 in un paese democratico, del lider maximo Beppe Grillo. Se a un qualsiasi capo politico dell'ultimo ventennio fosse venuto in mente di rispondere così a fronte di un suo bizzarro modus operandi nei confronti della squadra si sarebbe scatenata un'immediata rivolta interna e i sondaggi lo avrebbero punito.

PIU' GRILLO COLPISCE DURO PIU' LO AMANO

E invece no, accade invece  il contrario. Il lider maximo, padre e padrone dei pentastellati, può decidere ad esempio di cancellare normali votazioni per l'aspirante sindaco di Genova, tal Cassimatis, con l'unica motivazione del 'fidatevi di me' senza che le percentuali di voto favorevoli espresse nei sondaggi si spostino, anzi inspiegabilmente crescono. In diversi sondaggi il M5S è dato come primo partito. E quella sulla possibile sindaca di Genova è solo l'ultima di una serie di prevaricazioni e decisioni assolutamente monocratiche che viaggiano in parallelo con dimostrazioni di forte inesperienza politica di alcuni dei suoi, come ad esempio dell'attuale sindaca di Roma, Virginia Raggi. Ma niente da fare, più il lider maximo batte il pugno, più molti dei suoi floppano, più la gente sembra amarlo.

LA SINDROME DI STOCCOLMA E BEPPE GRILLO

Il fenomeno di Beppe Grillo sarebbe assolutamente incomprensibile a meno che non si pensasse ad una sindrome, una specie di virus curabile che potrebbe aver infettato, molti dei militanti e dei potenziali elettori : quella comunemente identificata in medicina come sindrome di Stoccolma.

AMORE E SOTTOMISSIONE DELLA VITTIMA RISPETTO AL CARNEFICE

Che succede ai malati affetti da questa sindrome? I soggetti durante i maltrattamenti e le prevaricazioni subite provano un sentimento positivo nei confronti del proprio oppressore. Un sentimento che può arrivare persino all'amore o alla totale sottomissione. Nasce così una sorta di alleanza tra la vittima e il carnefice.

MATTEO RENZI PROVA A CERCARE LA CURA

Matteo Renzi, potenziale capo del PD e attualmente unico antagonista, anche ieri ha provato a risvegliare i molti malati ' la democrazia di Grillo è un sistema fantastico, ha dichiarato, se vince il candidato che piace a lui bene, se invece vince quello che non gli piace si rivota e il candidato sgradito viene espulso'. Un forte richiamo ma pare senza molti risultati.

SERVE UN ANTIDOTO 'POLITICO'

Ed allora che serve ? Urge rapidamente un antidoto 'politico' per far guarire i tanti che seguono adoranti un nuovo lider maximo. Un capo che rischia di far fare al paese, dal punto di vista democratico, un salto all'indietro di cinquanta anni. Che il Ministero della Sanità o politici saggi si facciano avanti e aiutino a risolvere il problema. Potrebbe diventare una vera e propria epidemia e un problema per il paese

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