"Il salario minimo aiuta le imprese". I 5 Stelle 'correggono' la Lega
Fantinati (M5S): "Senza soldi in tasca, chi compra le merci?"
"Il salario minimo non è solo una misura a sostegno della dignità del lavoro, il cui valore simbolico è molto maggiore del suo costo economico. Lo dico a Garavaglia che parla di costi maggiori per le imprese. Ma quando mai?". Mattia Fantinati, sottosegretario alla Pubblica Amministrazione del Movimento 5 Stelle, interpellato da Affaritaliani.it, replica così all'affondo contro il salario minimo del vice-ministro leghista all'Economia Massimo Garavaglia.
"Il salario minimo - spiega Fantinati - è una misura a favore proprio del mondo produttivo, perché aumenta i consumi interni e quindi la vendita dei beni prodotti dalle aziende, aumentando la produttività generale, perché un operaio ben pagato lavora meglio".
"Senza soldi in tasca, chi compra le merci? Non può essere l’export a sostenere la nostra economia, fra l’altro perseguito dagli ultimi governi con una scellerata compressione salariale", afferma l'esponente pentastellato.
"Vogliamo costruire un grande patto fra lavoro e imprese, anche abbassando le tasse alle aziende. Vogliamo sostenere l’Italia, basta mettere lavoratori contro produttori, non siamo negli anni ‘70. Infine, chi dice che 9 euro lordi all’ora sia troppo mente. In Germania non si può andare per legge sotto i 9,13 euro, in Belgio sotto i 9,41 euro, in Olanda sotto i 9,33, e in Francia addirittura sotto i 10,03", conclude Fantinati.
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