Ilva, governo spaccato sullo scudo. In caso di decreto spauracchio 5s-Lega
Non solo lo scontro tra governo e ArcelorMIttal, ma anche lo scontro interno al governo. Il caso dell'ex Ilva fa tremare il Conte bis
ArcelorMittal: il governo si spacca
Non solo lo scontro tra governo e ArcelorMIttal, ma anche lo scontro interno al governo. Il caso dell'ex Ilva fa tremare il Conte bis, con delle scosse telluriche tra gli alleati che potrebbero anche portare a un epilogo dell'esperienza di governo. Il confronto al Consiglio dei ministri sulla vicenda ex Ilva è stato più che mai teso. Pd e Italia viva hanno spinto per una soluzione rapida.e insistito sulla strada del decreto. Il premier Conte avrebbe preso 48 ore di tempo e intanto sarebbe stato sondato il Quirinale sulla percorribilità di uno strumento governativo per inserire la norma generale per uno scudo penale per le aziende. C'è irritazione tra i dem, riferiscono anche fonti parlamentari, sulla volontà di M5s di temporeggiare su una norma osteggiata da un nutrito gruppo di senatori pentastellati. "Il governo è unito e coeso. Purtroppo ci sono atti preoccupanti come l'atto di recesso e in aggiunta un atto di citazione orientati a sciogliere il contratto", ha spiegato il premier che ha aperto alla possibilità dell'immunità e convocato per i sindacati.
E i senatori del M5s potrebbero far saltare, con la Lega, il provvedimento
"Nessuna responsabilità sulla decisione dell'azienda può essere attribuita al governo", ha aggiunto, "il governo e' disponibile a lavorare e a tenere aperto un tavolo negoziale". Anche nel Consiglio dei ministri il Pd avrebbe insistito sulla necessità di trovare una soluzione in tempi brevissimi. Ma sul tavolo c'è anche la questione degli esuberi - si parla di 5000 mila unità - chiesti da ArcelorMittal e la richiesta dell'azienda di rivedere il contratto. Il premier ha chiamato tutte le forze politiche alla responsabilità. "Non e' questione di minoranza o maggioranza, è l'intero Paese che deve reggere l'urto di questa sfida, sono assolutamente inutili le polemiche", ha rimarcato. Il timore è che la Lega possa essere decisiva qualora ci fosse la necessità di far passare in Aula un provvedimento che il gruppo al Senato M5s non sembra disposto a votare all'unanimità.
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