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Politica
Italicum: ok Camera a mozione maggioranza. La minoranza dem: aria fritta

L'Aula della Camera ha approvato con 293 voti favorevoli e 157 voti contrari la mozione della maggioranza sull'Italicum. Sono invece state bocciate le mozioni presentate dalle opposizioni. In particolare, la mozione di Sinistra italiana ha incassato 109 voti favorevoli e 287 contrari; la mozione del Movimento 5 Stelle ha ottenuto 74 voti favorevoli e 314 voti contrari; la mozione del centrodestra ha ricevuto 43 si' e 315 no.

La mozione della maggioranza, approvata dalla Camera, impegna "ad avviare nelle sedi competenti una discussione" sull'Italicum "al fine di consentire ai diversi gruppi parlamentari di esplicitare le proprie eventuali proposte di modifica della legge elettorale attualmente vigente e valutare la possibile convergenza sulle suddette proposte". La mozione di Sinistra italiana, bocciata, chiedeva invece la modifica dell'Italicum, in particolare della parti considerate a rischio incostituzionalita'. La mozione respinta dall'Assemblea e targata 5 Stelle rilanciava il Democratellum, ovvero una legge elettorale con un proporzionale corretto con preferenze e senza premio di maggioranza. Infine, la mozione presentata dal centrodestra unito, anch'essa bocciata, "impegna la Camera ed i propri organi, ciascuno per le proprie competenze, a modificare la legge elettorale in tempi ristrettissimi, immediatamente dopo il prossimo referendum costituzionale".

M5S vota a favore mozione Sinistra italiana - Il Movimento 5 Stelle ha votato a favore della mozione presentata da Sinistra italiana sull'Italicum. Molti esponenti della minoranza Pd, invece, non hanno partecipato al voto quando e' stato sottoposto a votazione il testo della mozione di Sinistra italiana: tra questi, scorrendo i tabulati, figurano i nomi di Pier Luigi Bersani, Gianni Cuperlo, Roberto Speranza, Nico Stumpo.

La minoranza dem si sfila - Va al di la' della 'querelle' sulle mozioni, "aspettiamo atti concreti", il no e' motivato dalla consapevolezza che Renzi voglia fare solo tattica, che non ci sia - questa la tesi - alcuna volonta' di venire incontro alle richieste avanzate. Il messaggio che Bersani invia al premier e' esplicito: "Prima diceva che l'Italicum era una legge perfetta, ora che si puo' migliorare. Si decida, ammetta che ha fatto un errore, si apra un confronto vero". Ed ancora: "A tutto c'e' un limite voglio ricordare che le volpi finiscono in pellicceria...". E' il risultato che auspicava Sinistra italiana, un ulteriore passo avanti da parte dei 'ribelli' verso la rottura, l'ultimo prima dell'annunciato no sul referendum.

La prossima mossa e' quella di scrivere insieme un documento sulla legge di stabilita'. Cerca di fare squadra anche il centrodestra che, tramite i capigruppo a Montecitorio, mette nero su bianco che ogni discussione sull'Italicum va aperta "con sollecitudine" ma dopo la consultazione referendaria. "Renzi ci prende in giro, vuole solo perdere tempo", taglia corto Salvini. "Sulla legge elettorale la credibilita' di Renzi e' a zero", rilancia il Movimento 5 stelle. "La mozione della maggioranza e' imbarazzante", critica D'Attorre. Ma Rosato la difende: "Nel partito era stato chiesto di modificare l'Italicum, stiamo facendo questo".

La compattezza tra Pd e Ap potrebbe avere risvolti anche sull'iter del provvedimento sul processo penale a palazzo Madama. Questa mattina e' mancato per ben quattro volte il numero legale, ma il gruppo di Ap avrebbe dato garanzie sula possibilita' di blindare il testo uscito dalla Commissione. Un testo che i renziani considerano "troppo a favore dei giudici" e per questo frenano sull'eventualita' di utilizzare la fiducia. Ma l'altra strada, quella di votare sui singoli emendamenti, potrebbe rappresentare "un tiro al bersaglio" per la maggioranza e viene considerata altamente rischiosa, in quanto sono previsti voti segreti e Ala ha piu' volte confermato che non ci sara' alcun soccorso. "Se blindiamo il testo al Senato dovremo farlo anche alla Camera, e' in corso ancora una riflessione", spiegano fonti parlamentari dem. La decisione finale verra' presa direttamente da Renzi al ritorno da New York.

 

Italicum, la Lega: mozione Pd-Ncd ridicola. Votiamo contro. Fedriga: così Renzi umilia la minoranza Pd

 

"E' ridicola, votiamo contro". Massimiliano Fedriga, capogruppo della Lega Nord alla Camera, annuncia ad Affaritaliani.it il voto contrario sulla mozione della maggioranza sull'Italicum. "Sono trucchetti per cercare di cambiare il discorso rispetto alla vergognosa riforma della Costituzione. E' una presa in giro per gli italiani". Fedriga aggiunge: "Con questa mozione Renzi umilia la minoranza Pd, una presa in giro pazzesca. Bersani e gli altri chiedono di cambiare l'Italicum e rispondono con valutiamo, forse, vediamo...? Fanno finta di dare il contentino alla minoranza Pd affinché voti sì al referendum dopo che, ricordo, hanno messo la fiducia sulla legge elettorale. Ridicoli".




IL TESTO DELLA MOZIONE DELLA MAGGIORANZA SULL'ITALICUM




La Camera premesso che l’11 luglio 2016 è entrata in vigore la legge 6 maggio 2015, n. 52, comunemente conosciuta come Italicum, in materia di elezione della Camera dei Deputati;

è attualmente in corso un ampio dibattito politico su possibili e articolate ipotesi di riforma della citata legge;

Si impegna ad avviare, nelle sedi competenti, una discussione sulla legge 6 maggio 2015, n. 52, al fine di consentire ai diversi gruppi parlamentari di esplicitare le proprie eventuali proposte di modifica della legge elettorale attualmente vigente e valutare la possibile convergenza sulle suddette proposte.

 

Tags:
legge elettorale italicum mozione





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