Ius soli, Senato: non è in calendario a settembre
Zanda (Pd): al Senato non c'è la maggioranza per approvare lo ius soli
Lo ius soli non c'è: il ddl sulla cittadinanza non compare nel calendario dei lavori dell'Aula del Senato per tutto il mese di settembre. È quanto si apprende al termine della Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama convocata per decidere proprio il calendario dei lavori dell'Assemblea.
Che l'approvazione della legge sia un obiettivo per il Pd, lo ribadisce (a parole) il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda: "La nostra posizione è nota, non abbiamo cambiato idea sullo ius soli, noi non vogliamo parlare dello ius soli, ma vogliamo approvare questa norma, che resta per noi un obiettivo", ma, chiarisce "per approvare una legge serve una maggioranza che ora al Senato non c'è. Io confido che il lavoro politico che si farà nei prossimi giorni e settimane porti a una soluzione positiva del problema". Poi aggiunge: "Noi vogliamo approvare questa legge - ribadisce ancora Zanda - e per farlo è necessario il dibattito, ma soprattutto servono i voti...Non va bene - aggiunge - portarlo in Aula e poi non farlo approvare". E ai giornalisti che chiedono chiarimenti su un possibile cambiamento delle posizioni politiche, Zanda risponde: "La maggioranza c'è stata alla Camera ritengo possa esserci anche in Senato".
Una mossa, quella di rinviare la legge che, secondo Articolo1-Mdp, equivale a comprometterne l'approvazione: "Non ci sono alibi. Rinviare lo ius soli significa comprometterne l'approvazione", commenta Maria Cecilia Guerra, capogruppo di Articolo1-Mdp al Senato. "Ed è una comune convinzione che il rinvio dia nuova e maggiore forza a chi ha cambiato posizione su questo provvedimento" ha aggiunto.