Riforme, l'ex stratega di Obama bacchetta Renzi
Jim Messina: "Un errore personalizzare il referendum"
Jim Messina, eminenza grigia di Barack Obama e artefice della sua rielezione nel 2012, potrebbe dare una mano fondamentale a Matteo Renzi sul referendum costituzionale di ottobre.
Il consulente americano che ha fatto vincere a David Cameron il referendum sull'indipendenza della Scozia, con la sconfitta dei secessionisti, ha spiegato al premier che è un errore personalizzare troppo la consultazione referendaria, esattamente quello che il leader del Pd ha fatto finora. Al contrario, la strategia vincente è quella di entrare nel merito del ddl Boschi: semplificazione del processo legislativo e riduzione dei costi della politica. E' probabile che il premier invierà alle famiglie italiane un opuscolo per spiegare le riforme dal costo di 100.000 euro per le casse del Pd
Jim Messina e il suo team sono già al lavoro per "assistere" anche Giuseppe Sala, candidato del Pd a Milano. Le Comunali nel capoluogo lombardo sono un test per la strategia di Renzi. Jim Messina ha imparato dai suoi precedessori e spesso sa fare anche meglio di loro. Nel 2001 Francesco Rutelli si avvalse dei consigli dello stratega di Bill Clinton, Stanley Greenberg, ma fu sconfitto da Berlusconi. L'ex Cavaliere nel 2006 chiamò, Karl Rove, consigliere dell'ex presidente Usa George W. Bush, e perse contro Romano Prodi. Mario Monti fu aiutato da David Axelrod, spin doctor di Bill Clinton e Barack Obama, e alle ultime Politiche ottenne un misero 10%. La missione italiana al fianco del premier non dovrebbe comunque pregiudicare il futuro di Jim Messina, già pronto ad aiutare Hillary Clinton per la Corsa alla Casa Bianca dopo le primarie democratiche.