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Politica
L'Atac allo sfascio. I romani a piedi. Le società capitoline in eterno deficit

Quello che, al momento, di eterno rimane nella Città Eterna è il debito impressionante delle aziende pubbliche. Non si capisce come mai succeda soltanto da quelle parti. Forse sarà colpa di un virus che diffonde inefficienza, incapacità, corruttela. Sicuramente un manager di spessore e politico di navigata esperienza come il sindaco Virgina Raggi, caduta in mezzo a questa palude (non certo per colpa sua) ne avrà colto tutte le problematiche.

ATAC UN PERENNE DISASTRO
A scegliere nel mazzo dei disastri non si fa fatica , basta, ad occhi chiusi, cogliere un qualsiasi gambo. ATAC ad esempio , l'azienda dei trasporti cittadini, un nome che, nell'immaginario di ogni romano, significa ritardi, sporcizia, disagi. Parliamo di un carrozzone con un organico di ben 12000 dipendenti ed oltre un miliardo e trecento milioni di debiti. Cifre da capogiro. Un parco automezzi di circa 3000 'catorci' di cui circa l'80% supera la vita media che, normalmente si identifica, in 12 anni.

LA TRATTA ROMA-LIDO MAGLIA NERA D'ITALIA
Recenti servizi televisivi hanno denunciato chiaramente lo stato in cui si trovano i mezzi, molti rotti ( quasi 900 ogni giorno rimangono in deposito) e spesso senza pneumatici a regola. La risposta 'politica' dei vertici di Atac non si è quasi mai vista. Però qualche risultato si è avuto: ad esempio la tratta Roma-Lido è risultata la maglia nera tra le peggiori 10 tratte d'Italia.

IL BILANCIO DI ATAC E QUELLO DI ATM
Evitando di 'sparare sulla croce rossa' basta guardare il bilancio di Atm, l'azienda trasporti di Milano, per capire e vergognarsi ulteriormente di come stanno andando da tempo le aziende pubbliche nella nostra Capitale. Senza andare troppo nel dettaglio, ma rimanendo sull'essenziale si nota che il bilancio di Atm è positivo di oltre 10 milioni di euro e i dipendenti sono meno di 10000. Ed allora a parte le chiacchiere e i bei discorsi 'politically correct' per cercare di anestetizzare le menti dei poveri diavoli italiani che devono subire questa vergogna, varrebbe la pena che un giovane sindaco illuminato identificasse le priorità.

LO STADIO DELLA ROMA ERA UNA PRIORITA'?
Molti si sono chiesti, ad esempio, se veramente era necessario investire tempo e risorse per dare l'ok al nuovo stadio della Roma. Uno stadio che dovrebbe essere costruito da tre soggetti: AC Roma, il costruttore Luca Parnasi e il Comune. Nessuno dei tre, a quanto si conosce, ha la possibilità di presentare un bilancio in attivo. Normalmente la somma di tre zeri difficilmente presenta un risultato pari a tre. Non sarebbe stato meglio concentrarsi su un problema solo e risolverlo, o perlomeno porre le basi concrete per risolverlo evitando di correre dietro agli amici di Totti? Soldi, fatica ed energie sprecate per immaginare un progetto che, se andrà bene, verrà realizzato in un futuro decennio e posto sulle spalle del sistema bancario che alla fine lo scaricherà sui cittadini?

UNO STADIO DA PAGARE E ROMANI SENZA MEZZI
Ci sarà allora uno stadio ( da pagare) ma i romani rischieranno di andarci ma a piedi o con le loro auto perché forse, in quell'epoca, i mezzi pubblici saranno troppo vecchi per arrivarci.

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