Migranti, l'infinito botta-risposta con Conte. Salvini: "Io non mollo" - Affaritaliani.it

Politica

Migranti, l'infinito botta-risposta con Conte. Salvini: "Io non mollo"

La replica del ministro dell'Interno dopo le parole di Conte sui migranti bloccati a bordo delle navi delle Ong Sea Watch e Sea Eye al largo di Malta

"Conte stasera ha dichiarato 'se Salvini non fa sbarcare gli immigrati, li vado a prendere io in aereo e li porto in Itali'". Mah..... Finche' non si bloccano gli scafisti e chi li aiuta, continueranno a partire e morire migliaia di persone. In Italia si arriva con il permesso, io non cambio idea". Lo scrive il ministro dell'Interno Matteo Salvini su Facebook allegando un foglio con la scritta: 'Stop scafisti, io non mollo', sottolineando al parola 'io'.

Arrivata al diciottesimo giorno, l'odissea dei 49 migranti bloccati a bordo delle navi delle Ong Sea Watch e Sea Eye al largo di Malta fa deflagrare lo scontro all'interno del governo e porta alla luce tutte le contraddizioni dell'esecutivo gialloverde tenute faticosamente sottotraccia in questi mesi. "Accogliamo donne e bambini, c'e' un limite ad ogni politica del rigore", ha detto il premier Giuseppe Conte a Porta a Porta. Poi subito la replica di Salvini sui social. 

Che lo scontro esploda proprio nel giorno in cui la vicenda sembra avviarsi verso una soluzione, non e' un caso. Le trattative in corso a Bruxelles per ridistribuire in Europa non solo i 49 sulle navi delle Ong ma anche gli altri 249 migranti sbarcati autonomamente nei giorni scorsi a Malta - condizione che il governo de La Valletta ha posto per consentire di far scendere a terra uomini donne e bambini a bordo di Sea Watch e Sea Eye - hanno coinvolto anche l'Italia. Che da un lato, con Palazzo Chigi, si e' detta disponibile a farsi carico di una quota di migranti, una quindicina come detto gia' ieri dal premier.

E dall'altro con il Viminale a ribadire il suo no ad ogni apertura. Ecco perche' da Bruxelles alla fine e' trapelato solo che Germania e Francia avrebbero accolto 50 persone ciascuno mentre Portogallo, Lussemburgo, Olanda e Romania ne avrebbero presi complessivamente un'altra trentina. E l'Italia? Silenzio assoluto da Bruxelles, dove le fonti hanno ribadito piu' volte di non voler dire nulla vista "la costante evoluzione della politica interna del paese".

E' stato dunque Conte a fare la prima mossa. Ma prima il presidente del Consiglio ha tentato di limitare i danni, schierandosi sulle posizioni gia' espresse da Salvini. "L'Italia - ha detto infatti - ha assunto una posizione di rigore, forte, una svolta rispetto al passato. Ma nella gestione dei flussi occorre un approccio strutturato" che non c'e'.

Dunque "la delusione verso l'Europa e' forte". Poi pero' e' arrivata la svolta. "Questo e' un caso eccezionale, con donne e bambini da oltre due settimane in mare. Non volendo tradire la linea di coerenza del governo, penso che il sistema Italia possa sopportare poche donne e pochi bambini. Ed e' contrario a qualsiasi principio separare padri e figli. Salvini esprime una linea condivisa dal governo ma se marchiamo nel segno dell'eccezionalita' un intervento di questo tipo, la linea del governo non puo' essere tacciata di incoerenza".

Insomma, aggiunge il premier per essere piu' chiaro, "se non li faremo sbarcare li prendero' con l'aereo" perche' "alla politica del rigore c'e' un limite". Parole non pronunciate a caso e che ben interpretano il pensiero del Colle, rimasto in questa fase silenzioso ma che in una vicenda analoga come quella di agosto che vide protagonista la nave Diciotti, si spese per una moral suasion. Salvini ci ha messo meno di dieci minuti a replicare, convocando i suo follower su Facebook e poi si Twitter. E le parole del vicepremier non sono certo rassicuranti per il governo.