L’Italia s’è desta, popolo contro l'Ue: a più della metà non piace l'Europa

Nemmeno il Regno Unito post Brexit registra un tasso così basso d’appartenenza all’Unione Europea, come quello italiano. Secondo un sondaggio soltanto il 44% dei nostri connazionali pensa che restare in Europa abbia ancora un senso, e solo il 65% dei cittadini tricolore apprezza ancora l’adesione all’euro.

Numeri importanti, se si pensa che l’Inghilterra ha una fiducia al 53%, dove non solo si sono registrate da sempre molte deroghe rispetto agli altri Paesi, ma si è pure votato per l’uscita tout court. La media UE di chi pensa di uscire dalle maglie di Bruxelles è molto residuale, attorno al 17%, numeri che preoccupano il Presidente del Parlamento Europeo Tajani, figlio di una Forza Italia che pur di fare scaramucce alla Lega incita allo spread: "Nonostante in quasi tutta l'Europa cresce l'apprezzamento per l'Unione, in alcuni Stati membri, tra cui l'Italia, la percentuale di chi pensa che l'appartenenza all'Ue sia positiva è ancora troppo bassa". È fin troppo eufemistico l’uomo di Berlusconi, è più onesto dire che le Istituzioni europee agli occhi dei cittadini calano a picco, e le scosse telluriche in arrivo a maggio ’19 confermeranno la sentenza.

Si parla di ritorno al nazismo, al fascismo, addirittura si scomoda la persecuzione degli ebrei per rivangare nella storia qualcosa per scongiurare l’imperio dei Sovranismi, ignorando l’analisi comportamentale profonda, delle angosce, delle paure, dal senso di smarrimento, che questi anni di globalizzazione hanno prodotto. “Il Re è nudo”, perfino le cabine elettorali, secondo una proposta di legge presentata da una parlamentare del M5S, saranno trasparenti. Esulta Di Maio: “fantastico”, così facendo la pessima prassi di fotografare il voto per l’asta dei mercenari elettorali, verrà arginata.

Bisogna togliere tutti i mezzi alle talpe del sistema, sia ch’essi si annidino nella Rai, negli uffici, negli istituti di vigilanza o nelle Banche centrali. Non significa delegittimare e depauperare gli organi indipendenti per la rinascita dei Regimi, come sentiamo in programmi televisivi orfani di audience, ma di ripristinare invero l’autorevolezza dei loro giudizi.

Se una parte della Magistratura è in cancrena, non si chiudono i Tribunali ma semplicemente si attua un repulisti e si applica un filtro di garanzia d’imparzialità reale. In modo tale che dal secondo dopo anche una sonora bocciatura nei confronti degli stessi che ciò hanno voluto, abbia una vera e sentita ridondanza.

Questo è il sale della Democrazia, ripristinare la dignità di tutti i corpi dello Stato, e soltanto dopo rimettersi alla clemenza di giudizi terzi ed obiettivi. Come diceva Voltaire: “Non sono d’accordo con quel che dici, ma darei la vita affinché tu possa farlo.”