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Politica
La clownterapia verrà regolamentata, legge sul sorriso negli ospedali: testo

Clownterapia, svolta nel volontariato: FdI presenta una proposta di legge per regolamentare il settore. Su Affari il testo

Può un sorriso salvare una vita? Forse non letteralmente, quello che è certo è che la cosiddetta “clownterapia” o “terapia del sorriso”, appunto, ricopre un ruolo di fondamentale importanza nel trattamento e nella cura dei pazienti. Soprattutto quelli più piccoli. Da oggi, poi, questa “tecnica in ambito sanitario volta a stimolare uno stato di benessere psicofisico, suscitando allegria nel paziente”, ha finalmente aperto le porte a un respiro nazionale.

Si è svolta questa mattina, infatti, presso la sala stampa della Camera dei deputati, la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge contenente “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione della clownterapia o terapia del sorriso” alla quale hanno partecipato Giovanni Maiorano, deputato di FdI e primo firmatario, Imma Vietri, capogruppo FdI in commissione Affari sociali della Camera dei deputati; Alessandro Scarciglia, clown di corsia e socio della “Scuola internazionale di clown & clowntarapia”; Tommaso Foti, capogruppo FdI alla Camera dei deputati e Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato alla Salute.

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La proposta di legge, composta di sei articoli, punta a valorizzare in tutta Italia il trattamento del sorriso dentro le corsie degli ospedali, promuovendo “progetti di clownterapia” e una formazione apposita professionale. Insomma, per la prima volta viene portata all’attenzione del Parlamento la regolamentazione in un settore che fino ad ora ha proceduto in maniera autonoma, senza alcuna tutela ma senza neppure alcuna linea guida.

Ecco quanto ha dichiarato ad Affaritaliani.it Alessandro Scarciglia: “Sono molto contento per quanto accaduto oggi. In Italia attualmente non esiste una legge che disciplini la clownterapia. Molte regioni hanno fatto delle leggi regionali approssimative, mentre le associazioni solitamente si auto-regolamentano. Proprio da ciò è nato il mio interesse nel creare qualcosa di unitario, nazionale, visto che il sistema sanitario fa capo allo Stato. E' compito dello Stato riconoscere e regolamentare questo settore”. In realtà l’iter per l’approvazione della proposta di legge è già cominciato, all’interno della commissione apposita. Una volta terminato l’esame il testo, eventualmente emendato, passerà in Aula, per l’approvazione di Camera e Senato. “Speriamo che entro l’anno in corsa l’iter si chiuda”, conclude Scarciglio.

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Fiducioso e ottimista anche il primo firmatario Giovanni Maiorano, che ha commentato su Affari: “E’ un importante passo nei riguardi di quei volontari che da tanti anni si impegnano in maniera gratuita per il bene del prossimo. Li vediamo operare negli ospedali, ma anche nei luoghi in cui si sono verificate delle calamità. I clown medici hanno bisogno di un riconoscimento. C’è poi anche la volontà di mettere ordine in un campo dove comunque tutti possono rischiare di andare a ruota libera. C’è quindi un corso di formazione, c’è un aiuto da parte dello Stato. L’obbiettivo è offrire ai bambini chiusi in sterili strutture ospedaliere una nuova dignità”.

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