Lecce, il sindaco Carlo Salvemini senza maggioranza
Lecce, il Tar dà ragione al Centrodestra
Il Tar di Lecce ha accolto i ricorsi contro il provvedimento dell'ufficio elettorale centrale che aveva attribuito il premio di maggioranza al sindaco del centrosinistra Carlo Salvemini, nonostante le liste del centrodestra, guidato da Mauro Giliberti, avessero ottenuto al primo turno oltre il 50 per cento dei voti validi. Si concretizza, dunque, l'ipotesi della cosiddetta "anatra zoppa", a causa della quale,
Salvemini quindi non ha piu' la maggioranza in Consiglio comunale. "Il principio di diritto - come spiega l'avvocato Pietro Quinto, difensore di alcuni dei candidati del centrodestra che hanno presentato ricorso - e' che il computo dei voti validi ai fini della determinazione della percentuale della maggioranza conseguita dalle liste al primo turno, va rapportato ai risultati del solo primo turno, senza computare i voti dei candidati sindaci al secondo turno".
Carlo Salvemini era diventato sindaco di Lecce prevalendo al ballottaggio sull'avversario Mauro Giliberti. Il dispositivo di accoglimento dei ricorsi e' stato reso noto in serata, dopo che stamattina, nell'udienza davanti al Tar di Lecce, presieduto da Antonio Pasca, si erano avvicendati gli avvocati dei ricorrenti. Il Tar, attraverso il dispositivo, ha corretto il verbale di proclamazione degli eletti sostituendo sei consiglieri comunali "frutto della errata attribuzione del premio di maggioranza", sostiene l'avvocato Quinto. Su un totale di 32 consiglieri comunali, dopo il pronunciamento del Tribunale amministrativo, 14 sono del centrosinistra, 17 del centrodestra, uno del Movimento 5 Stelle.