Centrodestra, Berlusconi tifa Zaia. Ma Giorgetti sta con Salvini
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Nel Centrodestra è partito il dibattito, rigorosamente a microfoni spenti, su chi sarà il candidato premier alle prossime elezioni politiche (data probabile febbraio 2017, comunque vada il referendum costituzionale) sia che si voti con l'Italicum (premio alla lista) o che la legge elettorale venga modificata (per non fare un favore al M5S). La Lega, come ha ben spiegato il capogruppo alla Camera Massimiliano Fedriga ad Affaritaliani.it, non ha dubbi ed è sicura che il candidato a Palazzo Chigi sarà un uomo del Carroccio. D'altronde Forza Italia - e Silvio Berlusconi lo sa perfettamente - non ha nessun candidato spendibile per la premiership, nonostante l'ascesa nei sondaggi sulla fiducia ai politici del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Giorgia Meloni, malgrado una continua crescita di Fratelli d'Italia, rimane comunque il terzo partito del Centrodestra e difficilmente potrebbe aspirare al ruolo di anti-Renzi. Si torna quindi alla Lega, nella quale i nomi spendibili sono almeno tre: Matteo Salvini, Luca Zaia e Roberto Maroni. I fedelissimi del leader leghista - primi fra tutti i due capigruppo Fedriga (Camera) e Centinaio (Senato) - non hanno alcun dubbio e puntano tutto su Matteo.
Il Governatore del Veneto, nome fatto mesi fa dallo stesso Salvini per Palazzo Chigi, ha affermato più volte di sostenere la candidatura del segretario federale, così come il Governatore lombardo. C'è da dire però che l'ex Cavaliere - secondo quanto riferiscono ad Affaritaliani.it fonti azzurre - preferirebbe Zaia candidato premier, in quanto "più moderato di Salvini, quasi democristiano, e certamente più vicino al nostro elettorato e ai moderati", spiega un big di Forza Italia.
E Maroni? Nella Lega non ha moltissimi sponsor, a dire il vero, anche perché tutti i nuovi vertici di Via Bellerio sono legati in modo molto stretto a Salvini. E comunque anche Berlusconi - spiegano sempre le fonti azzurre - "non è particolarmente legato al Governatore lombardo e, politicamente parlando, preferirebbe certamente il collega veneto".
La strada è lunga e bisognerà anche capire se ci saranno le primarie e come verranno organizzate, ma a far pendere la bilancia, almeno al momento, verso Salvini è il sostegno al segretario della Lega che arriva da Giancarlo Giorgetti, la mente del Carroccio, l'uomo che più di tutti consiglia il leader leghista e che, pur non parlando mai con i media e non comparendo mai in televisione nei talk show, è il vero 'deus ex machina' della Lega. Molto più dell'ex ministro Calderoli, abilissimo a mettere in difficoltà il governo con le tecnicalità parlamentari, e di Umberto Bossi, ormai sempre più figura storica e rappresentativa dei lumbard con sempre meno influenza e peso politico.