"Da oggi parte una lunga marcia per cambiare il Paese". Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, rispondendo ai giornalisti al suo arrivo a Pontida. "Andremo avanti anche senza soldi, chiederemo aiuto agli italiani, ma l'anno prossimo - ha aggiunto - saremo a Pontida con una Lega e un centrodestra al governo, con l'Italia che riparte nel nome del lavoro, della sicurezza e soprattutto della democrazia".
Il segretario ha ribadito la convinzione che "qualche giudice vuole fermare un partito, magari rispondendo agli ordini di qualcun altro, ma non può mettere il bavaglio a un milione di militanti". Ma ha ricevuto solidarietà da Silvio Berlusconi? "Non l'ho sentito - ha risposto il leader del Carroccio -, ma in questi giorni ho risposto poco al telefono". Il segretario non ha escluso un incontro con il leader di Forza Italia entro metà settembre. "Può essere - spiega - siamo già a metà settembre".
Al raduno annuale della Lega, dove campeggia lo slogan 'Salvini premier', sono allestite sul 'sacro prato' le sezioni del Carroccio, con i banchetti e gli striscioni, la griglia e il caffè per i militanti che hanno trascorso la notte nel campeggio improvvisato a poche decine di metri dal palco. Non sono ancora arrivati i pullman carichi di sostenitori che Salvini - dopo il sequestro preventivo di 49 milioni di euro disposto dal Tribunale di Genova - ha detto di non poter pagare.
Oltre agli iscritti della prima ora, ci sono nuovi simpatizzanti partiti dall'Emilia, dalla Toscana e perfino da Roma. "La speranza è che, se governasse la Lega, qualcosa finalmente cambierebbe", dice una signora di Fiumicino che con tutta la famiglia a Pontida. Tutti hanno voluto essere presenti e lanciare un segnale di vicinanza alla Lega dopo l'iniziativa dei giudici genovesi di 'lasciare a secco' il partito proprio alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali. "Per me è stato un dolore grandissimo", dice un partecipante, spiegando che nonostante tutto Umberto Bossi "resta il padre di tutti. Anche se ha sbagliato è giusto che sia presente, che sia qui con noi".