Lega, Salvini furioso con Berlusconi. Stop ai conti, nessuna solidarietà
Centrodestra, tensione tra la Lega e Forza Italia
Non una telefonata. Non un sms. Niente di niente. Silvio Berlusconi è rimasto in assoluto silenzio dopo il blocco dei conti correnti della Lega. Un silenzio che ha stupito negativamente il segretario leghista e i vertici del Carroccio. Da Forza Italia sono arrivate deboli condanne, tranne quella netta e forte di Daniela Santanchè, e più che altro da figure di secondo piano degli azzurri. Salvini ha sempre difeso l'ex Cavaliere per i suoi problemi con la giustizia e lo ha criticato solo alcune scelte politiche, dall'appoggio al governo di Enrico Letta al Patto del Nazareno con Renzi. E si sarebbe aspettato da parte del leader di Forza Italia una presa di posizione pubblica e privata a difesa della Lega, considerando soprattutto i numero problemi con la Magistratura che ha avuto in passato Berlusconi.
"Ma che razza di alleati abbiamo? Ed è così che vogliamo costruire un'alleanza di governo? Che vergogna", si sfoga un parlamentare del Carroccio di lungo corso. E' del tutto evidente che quanto accaduto, il blocco dei beni e dei conti e soprattutto la manacata solidarietà di Berlusconi, allontana la costruzione di un Centrodestra unito e rilancia in Via Bellerio l'idea che l'ex Cav non punti tanto ad un esecutivo con la Lega e Fratelli d'Italia quanto ad una grande coalizione con il Partito Democratico e Matteo Renzi. "Gli amici si vedono nel momento del bisogno, siamo messi male..." afferma la fonte leghista.
Non si tratta certo di una rottura definitiva ma di un forte stop a quel processo di unità del Centrodestra che, dopo l'accordo sulle Regionali in Sicilia, sembrava aver ingranato la quinta. Il silenzio di Berlusconi ha fatto molto rumore in Via Bellerio e anche se dovesse parlare nei prossimi giorni sarebbe comunque troppo tardi. "Qui si vuole far fuori un partito in questi modi e quello tace?" spiegano dal Carroccio. Insomma, le vicende giudiziarie che hanno colpito la Lega potrebbero mettere a rischio il processo di unità del Centrodestra. Anche perché i salviniani sottolineano come i guai siano stati creati "dall'amico di Silvio, ovvero Umberto Bossi".