Lega, Salvini richiama i parlamentari: "Con il M5S polemizzo io, non voi"
La strategia del Carroccio fino alle elezioni europee
Di Alberto Maggi
"Se c'è da attaccare i 5 Stelle o polemizzare con Di Maio ci penso io, non voi". È stato chiaro, risoluto e perentorio il messaggio che Matteo Salvini ha comunicato ai parlamentari leghisti nella riunione congiunta Camera-Senato che si è tenuta ieri sera a Montecitorio. Il ministro dell'Interno, pur senza alzare la voce, è stato netto: "Le polemiche ci danneggiano e in questi 40 giorni di campagna elettorale per le Europee del 26 maggio dobbiamo essere propositivi evitando polemiche e parlando sempre di fatti concreti". Il ministro dell'Interno punta sul colpaccio (obiettivo minimo superare il 30%) e ha richiamato all'ordine i suoi, visti anche gli ultimi sondaggi che hanno mostrato qualche segnale di debolezza.
Sulla Libia e sulla possibile invasione di profughi - tema di forte contrasto con i pentastellati - Salvini non ha affondato il colpo ribadendo la teoria dei porti chiusi ma senza alzare i toni dello scontro con gli alleati di governo. La parola d'ordine, dunque, è puntare sui contenuti e sul merito dei provvedimenti. Il leader della Lega ha citato in particolare la flat tax, l'autonomia regionale, le norme contro gli assenteisti nella Pubblica Amministrazione, l'installazione di telecamere di videosorveglianza in asili nido e case di riposo e la legge a tutela e difesa del Made in Italy.
Quanto al Centrodestra viene confermata la freddezza con Fratelli d'Italia - anche perché sono i principali competitori per il voto di destra - mentre su Forza Italia ormai viene data per finita l'alleanza storica in attesa di capire se qualcuno lascerà il partito dopo un eventuale flop il 26 maggio.
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