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Politica
Lega: scoppia il caso Gentilini, ex sindaco-sceriffo di Treviso

Si allontanano i destini della Lega trevigiana con quelli di Giancarlo Gentilini. Qualche giorno fa sulla stampa lo "sceriffo" aveva dichiarato una posizione netta sul partito, riconoscendo lontane le idee attuali del Carroccio da quelle sue posizioni dell'ormai lontano 1994. Erano i tempi del primo mandato, che seguirono la riconquista di Ca' Sugana nel 1998 e la carica da vice sindaco, nella giunta Gobbo, dal 2003 al 2013.

La parola "poltronificio", dichiarata da Gentilini sul caso Ascopiave nelle ultime ore, non è andata proprio giù al segretario provinciale della Lega Dimitri Coin. Oggi, dal quartier generale della lega provinciale, il segretario ha parlato di una separazione tra il partito e lo sceriffo, più che di una vera e propria espulsione - in quanto la segreteria provinciale non può direttamente praticarla. Una frattura insanabile che non vedrebbe margini di dialogo tra le parti. L'ex primo cittadino di Treviso però giura ancora fedeltà alla Città. "Io rimango e rimarrò sempre nel mio cuore leghista - ha dichiarato Giancarlo Gentilini - e continuerò a rimanere nel cuore dei leghisti trevigiani. Treviso vuole ancora un sindaco come me ed è un peccato non potermi più ricandidare per raggiunti limiti di età".

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