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Politica
Legge elettorale, Giorgetti: "Crisi di sistema; partiti insieme al tavolo"

La società è travagliata, il sistema politico bloccato, le alleanze politiche ingarbugliate in una crisi che appare sempre più di sistema. Perciò, secondo Giancarlo Giorgetti, “servirebbe una risposta della Politica con la P maiuscola”. Per poi chiedersi: “Ma esiste?”
   In un’intervista al Corriere della Sera, il vicesegretario della Lega, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel governo gialloverde Di Maio-Salvini, si dice favorevole alla proposta del suo omologo del Pd, il numero due dem Andrea Orlando, che ha aperto alla possibilità di riscrivere la legge elettorale con Lega e M5S. Commenta Giorgetti: “Valuto favorevolmente che nel deserto della politica qualcuno cominci a porsi il problema di come uscire dalla crisi”. Meglio: “Che qualcuno accetti di smetterla con i giochetti di gente che non capisce lo stato del Paese e i problemi economici enormi che abbiamo di fronte”. Quindi “accettare di confrontarsi per dare al Paese una prospettiva democratica credo sia giusto e doveroso” precisa. Tutti insieme intorno a un tavolo per le riforme, pertanto.
   Tuttavia le distanze appaiono ancora forti. C’è la questione dell’elezione del capo dello Stato, sulla quale Giorgetti dice di non sapere “se questa granitica maggioranza con i suoi disciplinati gruppi parlamentari dia poi queste sicurezze” visto che il voto è a scrutinio segreto, e che Salvini ha già detto “’perché no…’ quando gli hanno chiesto di Mario Draghi…” ricorda Giorgetti, che aggiunge: “Il tavolo presuppone che intorno siedano interlocutori rappresentativi e convinti che alcune questioni debbano essere decise insieme. A meno che qualcuno non pensi che un governo di minoranza possa fare tutto da solo...”.
   Quindi il vice di Matteo Salvini alla fine chiosa: “Per me la democrazia è a rischio quando non si vota e quando si governa senza essere maggioranza. Io dico: prendano le loro cautele, si garantiscano. Certo, si deve accettare il principio del diritto di governare a una maggioranza”. E sul sistema elettorale da scegliere nell’eventualità, risponde: “Il Mattarellum. Ha dimostrato di funzionare”, taglia corto Giorgetti. E a quelli che dicono “mai con la Lega”, specie in Europa, come il presidente del Ppe Donald Tusk, replica: “mi sembrano poco politici”.
    Mentre per quel che riguarda il Ppe, Giorgetti dice che il Ppe “dovrà valutare il fatto che molti che votavano per loro ora votano Lega”. Peraltro, conclude, “il mai lo abbiamo sentito tante volte. È scientificamente provato che poi non è così”. 

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