Libertà di stampa accuse a Grillo da Rsf
Grillo e la libertà di stampa
Secondo il rapporto annuale di Reporters sans Frontiéres (Rsf) la libertà di stampa in Italia è migliorata: dal 77-simo posto al 43-simo in un anno.
Tuttavia il rapporto 2016 segnala anche che:
“I giornalisti subiscono, come prevedibile, minacce dalla criminalità organizzata ma anche da politici come Beppe Grillo, del Movimento 5 Stelle, che non ha esitato a rendere pubblica l’identità dei giornalisti che lo infastidiscono”.
Ma anche nel 2015 Grillo era stato bacchettato da Rsf: “Sembra voler controllare i giornalisti”.
Tuttavia c’è un fatto: Grillo ha spesso citato gli anni scorsi dai suoi spettacoli teatrali proprio i rapporti di Rsf ben denunciare la mancanza di libertà in Italia.
Naturalmente Grillo ha controreplicato -banalmente- dal suo blog attaccando gli antichi amici dicendo che non è lui il problema ama il sistema corrotto che non ha editori puri etc etc.
Insomma, nel M5S pare che si passino il testimone ogni giorno.
Se la povera Virginia Raggi è sfiancata dalle continue gaffe, c’è sempre qualche pentastellato pronto a dire castronerie sui vaccini e quando si stanca scende in campo addirittura il Capo e cioè Beppe Grillo.
In un Paese Normale questa figuraccia internazionale avrebbe fatto chiudere la baracca ma l’Italia normale non è, è terra di bugie e infingardi e così la frittata è stata prontamente e solennemente rivoltata nel blog stesso dalla “psico - polizia” grillina.
Il vero problema è che l’Italia ha perso il suo senso critico e si permette che la post - verità domini su tutto e tutti; si permette che Grillo smentisca a ripetizione sé stesso, a volte a distanza di ore, senza che nessuno si indigni più.
Si permette che si venga menati per il naso dal duo Grillo - Raggi sullo Stadio della Roma, che Grillo sia passato dalla distruzione dei computer in diretta alla loro esaltazione.
È proprio la perdita del senso delle proporzioni e l’abituarsi a tutto che sta facendo precipitare il Paese.