Il caso Quarto non affonda il M5S

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


Il caso di Quarto, dove il sindaco pentastellato Rosa Capuozzo è finita nella bufera per alcune intercettazioni dalle quali emergerebbe l'intervento della Camorra alle elezioni che l'hanno portata alla guida del comune del Napoletano, non scalfisce più di tanto il Movimento 5 Stelle. "E' un colpo, certo, ma si tratta di un fenomeno locale e soprattutto, per il momento, la difesa del Movimento 5 Stelle è stata piuttosto efficace perché hanno preso rapidamente i provvedimenti comunicativi giusti", afferma ad Affaritaliani.it il sondaggista Alessandro Amadori. "Non si inverte un trend, in questo caso positivo, che è ormai struttuale. Il M5S potrebbe temporaneamente perdere uno 0,5%, circa 200mila voti, ma poi tornerà a crescere. L'importante è che, come stanno facendo, trattino questo caso nel modo corretto prendendo subito le misure rapide e chiare di comunicazione. Quello che conta di più è la gestione del problema più che il problema stesso. E' chiaro che in un movimento così grande sia possibile avere qualche mela matura, se non proprio marcia, è del tutto fisiologico".

E ancora: "Oggi il M5S vale il 28% e potrebbe scendere poco sotto, ma poi recuperà terreno. I pentastellati hanno mostrato una grande capacità di perdita e di recupero, si muovono a fisarmonica e potrebbero presto raggiungere il 30%. Sarei quindi molto prudente a parlare di previsioni di cali per il M5S a causa della vicenda di Quarto. Se ci fossero una serie di casi come questo allora il discorso cambierebbe, ma finché è un singolo caso non danneggerà significativamente il M5S. Diciamo che hanno preso un pugno ma del tutto parabile e la partita per le prossime elezioni se la possono ancora giocare. Il M5S ha fatto bene a separare la vicenda di un individuo dal movimento, cosa che non sempre fanno i partiti tradizionali. I 5 Stelle non hanno fatto una difesa tribale, non hanno difeso l'appartenente al recinto ma il recinto stesso. E finora si sono mossi nel modo giusto".