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Politica
M5S, ecco perché Grillo molla Di Maio. L'ipotesi: nuovo movimento con Dibba

Una domanda serpeggia sinuosa tra gli osservatori politici, ma anche tra la gente comune: e se il passo indietro di Beppe Grillo non fosse il solito giochetto, ma rivestisse elementi di realtà fattuale?

E cioè se Grillo mollasse veramente i Cinque Stelle per rifondare il suo Movimento?

Ricordiamo i fatti.

Qualche giorno fa Grillo ha inaugurato il suo nuovo blog separandosi definitivamente da quello precedente che ospitava il Movimento.

Un ritorno al passato, con evidenti elementi (anche) di sobrietà cromatica e il passaggio dal giallo-nero ad un prussiano bianco-nero-rosso.

Molti hanno visto in questo cambiamento l’ennesimo trucco dello scaltro comico genovese, ma alcuni elementi cominciano a far pensare che possa esserci qualcosa di vero in questa mossa inusitata ed inaspettata.

Tutto verte sul rapporto incestuoso (politicamente) tra il Padre Grillo e il Figlio Di Maio, un perfetto sconosciuto, tratto dal nulla all’essere dal demiurgo pentastellato, ma, come tutti i rapporti di potere, forte è la tentazione di uccidere il Padre che, a sua volta, potrebbe invece far fuori il figlio ribelle o incapace o che come Icaro, si è montato la testa e cerca di volare troppo in alto con misere ali attaccate con la cera.

Di Maio continua sospettosamente (a questo punto) a ripetere la solita solfa che Grillo c’è e marcia con loro, se non in fisico senso almeno in quello di spirito, rimanendo il “garante”, figura mitologica e mitizzata dal Movimento.

Grillo però potrebbe essersi veramente stufato di soccorrere la povera Virginia Raggi e company che più sprovveduta di così non poteva essere nella guida amministrativa della città Eterna. Oppure potrebbe rifondare un rapporto con Davide Casaleggio, il figlio del suo grande e forse unico amico, Gianroberto, al punto di mollare tutto e di ricominciare da capo in una sorta di palingenesi tecnologica e salvifica.

Luca Eleuteri, uno dei fondatori della Casaleggio (curava il blog di Di Pietro), afferma in una intervista al Corriere della Sera di qualche giorno fa, che ci sono dei cambiamenti anche tra loro e il M5S, visto che si indirizzano verso l’Intelligenza Artificiale e Davide si dedicherà alla piattaforma Rousseau nel tempo libero o quasi.

Nel sito, infatti, sono ricomparsi i post di mistica tecnologica così cari al Casaleggio padre, quello delle visioni salvifiche, quello di Matrix, per intenderci.

Quello che aveva convinto un rompi- computer professionista come Grillo a passare dall’altra parte della barricata ed a innamorarsi della tecnologia.

Ma chiediamoci cosa sarebbe il Movimento Cinque Stelle senza Grillo?

Il nulla più assoluto. Il vuoto, l’assenza.

Perché i voti, sia ben chiaro, li prende solo Grillo e non certo Di Maio, Raggi, Appendino e compagnia bella.

Senza di lui il M5S rischia di fare la fine di Italia dei Valori senza Antonio Di Pietro: la scomparsa elettorale.

E siccome la vicinanza alle elezioni rende sospetta la manovra, perché indubbiamente danneggia i grillini, comincia a girare sempre più intensa la voce di un ritorno in grande stile, dell’altro escluso, Alessandro Di Battista da Roma che, contrariamente a Di Maio, rappresenta un grillismo evoluto, non parolaio e quasi dabbene.

Da qui la non candidatura annunciata dal grillino romano.

Grillo sembra intenzionato a valorizzare al massimo Di Battista e non certo Di Maio, in un'ottica di palingenesi escatologica del Movimento, una sorta di diluvio universale in cui il demiurgo spazzerebbe via il suo popolo che gli si è ribellato contro, che non l’ascolta, che si è allontanato progressivamente dai suoi ideali iniziali procurandogli solo fastidi, contrattempi e guai e che, in più, si è fatto (altri) vitelli d’oro, che adora.

Di Battista oggi sarà a Viterbo per parlare al suo tour #FuturoInProgramma, appunto di Futuro, chi guarda caso, è proprio il tema ripreso dal nuovo blog.

Una iniziativa ufficialmente a sostegno del M5S, ma che in pratica segna una sua discesa in campo in contrapposizione dell’eterno amico/nemico Di Maio che gli ha soffiato il posto.

E dietro a questo programma, a parte i rumors e le indiscrezioni che girano nel mondo politico e della informazione, ci sarebbe proprio Grillo stesso che con questa mossa vuole fare capire che sta iniziando una nuova epoca del Movimento e magari mandare un messaggio a chi di dovere che occorre costruirsi una bella Arca perché il demiurgo farà piovere e molto.

 

 

 

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