M5S, Paragone: "Diventerà un partito riformista del 10%"
Le nuove espulsioni dai pentastellati "sono regolamenti di conti di un Movimento in crisi di identità, che quindi scalcia per farsi vedere": lo sostiene Gianluigi Paragone, in una intervista al Corriere della Sera. Tuttavia, dice, "possono tirar fuori tutti i cartellini gialli e rossi che vogliono, ma qualcosa già si sta muovendo su quelle che sono le ceneri del Movimento".
Secondo Paragone, "il M5S andrà nell'alveo riformista. Gli Stati generali terranno a battesimo questa conversione", mentre la cosiddetta terza via di Di Maio "non ha le forze per camminare. Dopo gli Stati generali si tratterà di gestire un partito da 10% che non è più il M5S". Perché questo crollo? "Perché il Movimento - nonostante esprima il ministro dello Sviluppo economico - non parla più al ceto produttivo del Paese. Prenderà batoste in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto".
Commenti