M5S: scoperto bluff della Lega su taglio parlamentari. No dialogo con Pd-Renzi
M5S: nessun dialogo con Pd e Renzi. Elezioni e fiducia in Mattarella. Su Affaritaliani.it la posizione del MoVimento guidato da Luigi Di Maio
Il Movimento 5 Stelle gongola per aver "smascherato il bluff della Lega" sul taglio dei parlamentari. L'annuncio di Matteo Salvini in aula al Senato - spiegano ad Affaritaliani.it fonti pentastellate - è stato smentito subito dopo dalla conferenza dei capigruppo della Camera che ha fissato le comunicazioni del premier Giuseppe Conte in Parlamento prima della seduta di Montecitorio che dovrebbe tagliare definitivamente 345 parlamentari.
"Peccato che se la crisi è aperta ufficialmente con la sfiducia i lavori delle Camere si interrompono". Il "bluff" leghista - insistono dai 5 Stelle - non è piaciuto nemmeno al Quirinale che finora aveva tenuto una posizione equidistante e distaccata lasciando che le forze politiche esprimessero liberamente le proprie opinioni.
Al Colle avrebbero letto la mossa di Salvini come una forzatura costituzionale. Un "bluff" che è poi scoppiato tra le mani del Carroccio tanto che addirittura il ministro Gian Marco Centinaio è arrivato a ipotizzare il ritiro della mozione di sfiducia al presidente del Consiglio e la prosecuzione dell'esecutivo (tesi poi smentita dal ministro dell'Interno). Non solo, il silente Giancarlo Giorgetti è uscito allo scoperto affermando che Salvini ha deciso da solo i tempi della crisi e che, fosse stato per lui, avrebbe agito diversamente.
Tutto ciò - sottolineano le fonti M5S - conferma come la Lega sia "nel pallone totale" e "non sappia più come uscire dall'angolo". E ancora: dal giorno dell'annuncio della crisi su Facebook si sono notate performance negative per i profili della Lega e positive per quelli dei 5 Stelle ed ecco spiegata - secondo i pentastellati - la decisione di Salvini di provare il colpo di scena in Aula annunciando l'ok al taglio dei parlamentari.
E ora? Davvero si va verso un governo di legislatura M5S-Pd-LeU? Le fonti vicinissime a Luigi Di Maio assicurano che "non ci sono trattative con il Partito Democratico e che non ci sediamo nella maniera più assoluta al tavolo con Matteo Renzi". Per i 5 Stelle, il cui primo punto resta il taglio dei parlamentari, ci sono solo le elezioni dopo Conte ("Nessuna paura delle urne") anche se - sottolineano ancora le fonti pentastellate - tutto è nelle mani sagge del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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