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Politica
Macron antisovranista con i confini altrui e la paura dell'Europa "populista"
Foto LaPresse

Fra i tanti alleati di Matteo Salvini loro malgrado, ecco annoverarsi un nuovo personaggio di tutto rispetto sullo scacchiere internazionale, ovvero il presidente francese Emmanuel Macron.

Autodefinitosi l'argine europeo all'intolleranza di Matteo Salvini verso l'accoglienza ai migranti, si è visto ribattezzato prontamente da quest'ultimo "ipocrita" per la chiusura delle frontiere a Ventimiglia.

Perfino il buon Carlo Calenda, non esattamente un fan della Lega, ha invitato l'inquilino dell'Eliseo a darsi una ridimensionata tacciandolo di essere un pessimo alleato per l'Europa.

Il fatto è che il buon Emmanuel è in profonda crisi oltralpe. Beniamino dei francesi l'anno scorso, oggi è ai minimi storici della sua popolarità e lo scandalo della guardia del corpo Alexandre Benalla ha inferto un colpo letale alla sua credibilità. Qualche giorno fa si è per giunta dimesso il ministro dell'Ambiente Nicolas Hulot, uno dei suoi fedelissimi di sempre con le inquietanti parole "Non ci credo più". Una sentenza di morte che si è immediatamente riverberata nei sondaggi a tutto sfavore di Macron.

Macron che vede la baracca crollare proprio mentre si autoincorona baluardo contro il sovranismo e il populismo euroscettico in Europa. E la sua partenza lancia in resta contro il nemico deriva soprattutto dal terrore che quest'ultimo possa davvero imporsi prepotentemente fin dalle prossime elezioni europee del 2019. 

Lui e Angela Merkel, la cancelliera a sua volta in crisi profonda in Germania, vedono infatti sorgere all'orizzonte stelle nefaste, e un sondaggio pubblicato dal Corriere della Sera potrebbe essere la conferma di tutti i loro timori.

Per l'asse Ppe e Pse si prevede infatti una perdita di ben settanta seggi in Italia, Francia, Germania, Spagna, Romania, Polonia, Olanda, Svezia e Ungheria, patria del primo ministro Viktor Mihály Orbán del quale Matteo Salvini è "l'eroe".

Quanto alle destre sovraniste, la tendenza è del tutto opposta e il sondaggio stima che possa aspirare a trenta seggi in Italia e a quindici in Germania, e così in Austria, Olanda, Repubblica ceca e Polonia.  

Insomma, mentre Macron gioca a fare l'antisovranista con i confini degli altri e fa la voce grossa contro il Ministro dell'Interno italiano, al tempo stesso twitta riguardo al fatto che l'idea di un mondo globalizzato fosse in fin dei conti sopravvalutata e che la rinascita dei principi nazionalisti nei vari Paesi europei è in fondo una cosa buona. Un colpo al cerchio e uno alla botte, dunque, mentre si ricicla come nemico numero uno di Matteo Salvini. E seppur non volendolo, a giudicare dalla reazione stizzita di Calenda, potrebbe finire per fare un grosso favore alla causa sovranista ed euroscettica e a quella del leader del Carroccio in Italia. 

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