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Politica
Manovra, Conte: "Non la cambiamo. Bocciatura Ue? No, avvio confronto"
LaPresse

Manovra: Conte, non si cambia. No bocciatura Ue ma avvio confronto

"L'ho detto. Non c'e' motivo di cambiare. Iniziamo, ci sediamo attorno a un tavolo con la Commissione. Quella lettera, che qualcuno ha definito una bocciatura, e' in realta' un inizio di un percorso. Noi risponderemo lunedi', loro delibereranno successivamente. Ci confronteremo". Cosi' Giuseppe Conte, parlando della manovra, con i giornalisti al termine del vertice Asem. 

Dl fisco: Conte, risolviamo dubbio tecnico. Anche politico, se serve

"Non abbandoniamo certo la politica estera perche' in questo momento c'e' un problema da risolvere internamente. Il problema si risolvera' domani. Stasera torno, mi rivedo articolo per articolo e domani lo portiamo in Consiglio dei ministri. E' sorto un dubbio tecnico, un dubbio sulla traduzione tecnica dell'accordo politico che abbiamo fatto? L'accordo politico e' ben chiaro. Se c'e' un problema sulla traduzione tecnica puo' capitare. Spesso in passato si faceva l'accordo politico e si rimandavano a dopo le traduzioni tecniche". Cosi' Giuseppe Conte ha parlato del dl Fisco. E' una questione tecnica o politica? "Per quanto mi riguarda io portero' una questione tecnica avendo ben contezza dell'accordo politico che abbiamo raggiunto. Se poi diventera' poilitica, in questo momento lo escludo, ma e' un Cdm e in un Cdm si puo' affrontare anche una questione politica...". 

Manovra: lettera Ue a 6 paesi; anche Francia, Spagna e Belgio 

 Sono sei i paesi, compresa l'Italia, a cui la Commissione ha deciso di inviare una lettera per chiedere chiarimenti sui documenti programmatici di bilancio per il 2019. Oltre all'Italia ieri, oggi la lettera e' stata formalmente inviata dalla Commissione a Belgio, Francia, Portogallo, Slovenia e Spagna. Le lettere, firmate Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici, mostrano che la Commissione e' meno preoccupata per questi cinque paesi rispetto all'Italia, a cui e' stata contestata una "inosservanza particolarmente grave" del Patto di Stabilita'. Nel caso di Belgio, Francia e Portogallo, la Commissione evidenzia il "rischio di una violazione significativa" per uno scostamento di 0,4% in termini di aggiustamento strutturale. I tre paesi, infatti, realizzano una riduzione del deficit strutturale dello 0,2% contro lo 0,6% raccomandato dalla Commissione. Il caso della Spagna e' il meno grave tra i sei paesi a cui e' stata indirizzata la lettera. La Commissione indica il "rischio di qualche deviazione" con uno scostamento dello 0,25% di Pil in termini strutturali (riduzione del deficit strutturale dello 0,4% contro lo 0,65% raccomandato). A Belgio, Francia, Portogallo e Spagna e' stato dato tempo fino a lunedi' sera per rispondere, mentre la scadenza per l'Italia e' a mezzogiorno. La Slovenia rappresenta un caso a parte, perche' il governo si e' appena insediato e deve presentare una versione aggiornata del documento programmatico di bilancio, che attualmente indica una deviazione del 1,25% del Pil rispetto alle regole (un peggioramento del deficit strutturale dello 0,65% contro un miglioramento richiesto dello 0,6%). In passato, la Commissione non ha mai espresso un'opinione negativa per il solo "rischio di una violazione significativa", mentre ha concesso piu' tempo ai governi appena insediati per presentare una versione aggiornata del documento di programmazione di bilancio. L'Italia appare invece a rischio bocciatura: oltre a essere considerata senza precedenti, la deviazione del 1,4% prevista dalla manovra viene definita nella lettera come "un'inosservanza particolarmente grave degli obblighi di politica finanziaria definiti nel Patto di Stabilita'". 

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