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Politica
Manovra, l'ira di Conte su Salvini: "E' una scorrettezza istituzionale"
LaPresse

"Se oggi qualcuno pensa che non solo si raccolgono istanze da parte delle parti sociali ma anticipa dettagli di quella che ritiene che debba essere la manovra economica, si entra sul terreno della scorrettezza istituzionale". Lo afferma il premier Giuseppe Conte, attaccando la riunione di Matteo Salvini con le parti sociali. "Se si tratta di un vertice di partito, la presenza di Siri va bene. Se e' un vertice di governo, la presenza di Siri non va bene". Cosi' il premier, Giuseppe Conte, fuori da Palazzo Chigi, commenta la presenza dell'ex sottosegretario Armando Siri alla riunione al Viminale con le parti sociali.

MANOVRA. STAFF CONTE: DA 15 GIORNI CHIESTI DELEGATI, LEGA NON LI HA INDICATI - A proposito di manovra e flat tax, dallo staff del Presidente del consiglio Giuseppe CONTE chiariscono che da oltre due settimane il Presidente sta sollecitando la Lega a dare i nomi dei delegati che dovrebbero rappresentare la Lega stessa ai tavoli sulla manovra (sono 5 tavoli, tra cui anche quello sulla riforma fiscale). La Lega non ha ancora indicato questi delegati.

Castelli (M5S): flat tax superata, meglio rimodulare le aliquote - 'Non siamo contro la flat tax, ma la flat tax che racconta la Lega sta diventando quasi una leggenda, lo schema e' superato. Con il ministro Tria siamo piu' propensi alla rimodulazione delle aliquote'. Lo afferma la viceministro dell'Economia del M5s Laura Castelli, in un'intervista al Mattino. 'L'abbassamento delle tasse e' previsto nel contratto di governo', premette. 'Con il ministro Tria siamo piu' propensi alla rimodulazione delle aliquote, perche' piu' rispondente ai principi della Costituzione, secondo la quale deve pagare chi ha di piu' e ricevere chi ha meno. Soprattutto questo modello ci permetterebbe di sostenere quelle fasce della popolazione che, dal governo Monti in poi, hanno perso tutto, sono state azzoppate dalla crisi. Parliamo di chi un tempo poteva decidere se fare un secondo figlio e oggi fa fatica in tutto'.

Quanto alla flat tax xhe propone la Lega, 'finora non abbiamo ancora visto una proposta messa nera su bianco. E quelle che circolano mi sembrano superate. Soprattutto mancano indicazioni sul vero nodo della questione: come aiutare le famiglie. Il governo e' compatto sull'idea che le politiche in questa direzione non possono essere modulate solo in base al fisco'. Il Carroccio parla di una detrazione di 3mila euro per ogni figlio. E voi? 'Questo schema e' superato, e' molto costoso. Per esempio, leggo di flat tax sui cosiddetti redditi incrementali: in passato si e' seguita questa strada sulla tassazione dei redditi d'impresa. Credo che si tratti di un'operazione marginale, con la riforma fiscale dobbiamo osare di piu''. Il M5s valuta due ipotesi: 'Un piu' incisivo assegno unico per riorganizzare e semplificare tutti gli aiuti di natura fiscale o l'introduzione del coefficiente familiare per rimodulare l'Irpef. Sicuramente, ma l'intento e' di tutto il governo, vogliamo alzare il totale delle detrazioni per i carichi di famiglia: oggi a 12 milioni e mezzo di contribuenti vanno in media mille euro all'anno', risponde Castelli.

E' ancora presto per dire quanto potra' essere pesante questo assegno, 'ma credo che riunire in un solo strumento tutte le agevolazioni (bonus bebe', maternita', per i pannolini) ci permetterebbe sia di risparmiare cifre importanti, e non sto parlando di tagli, sia di renderli piu' fruibili. Essendo sparsi, molte famiglie non li adoperano'. Quanto al costo delle misure e alle copertura, 'al momento abbiamo concluso le simulazioni solo sulla rimodulazione delle aliquote Irpef (3,5 miliardi di euro, ndr), ma stiamo lavorando anche al calcolo dell'impatto sulle misure per la famiglia - risponde la viceministro del M5s - Poi, se vogliamo parlare piu' in generale della manovra, recupereremo le risorse necessarie con una serie di interventi: l'aumento del gettito fiscale, la lotta all'evasione spinta anche dalla digitalizzazione della fatturazione, la crescita legata ai provvedimenti dell'ultima finanziaria o di altri come il decreto Crescita e lo Sblocca cantieri, i risparmi ottenuti sul reddito di cittadinanza e Quota100, la riduzione dei costi e della spesa'.

No, invece, alla 'sanatoria sulle cassette di sicurezza che ciede la Lega, dice la Castelli che, quanto al Mezzogiorno, afferma: 'Lavoreremo soprattutto sulla perequazione degli investimenti. Per colmare i divari infrastrutturali proveremo a estendere l'applicazione della regola del 34% a tutti i fondi ordinari di spesa, come quelli delle amministrazioni centrali'. La viceministro esclude che alla fine salira' l'Iva. 'Troveremo i 23 miliardi necessari. Dove? Intanto andranno in questa direzione i risparmi delle misure precedenti, poi solo tra qualche mese capiremo quanto sono cresciute le entrate fiscali e gli effetti della lotta all'evasione>' Ma sara' questa maggioranza, a maggior ragione dopo il Russia-gate, a fare la manovra? 'Dureremo tutta la legislatura. Su questo caso abbiamo chiesto di fare chiarezza, non una crisi di governo'.

Manovra, Pd: vertice al Viminale, Conte premier dimezzato - "Con il vertice convocato da Matteo Salvini al Viminale con i sindacati, del tutto irrituale, si dimostra che Conte e' un premier dimezzato, sempre meno influente sulle scelte di Governo in materia di politiche economiche. Scelte che, come dimostra oggi il leader della Lega Salvini, vengono prese in altre stanze e non nella sala Verde di Palazzo Chigi dove solitamente il Governo incontra le parti sociali". Lo scrive in una nota il coordinatore della segreteria nazionale Pd Andrea Martella.

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