Maroni: "Salvini sapeva da mesi del ritiro, ho l'audio della telefonata"
Rivelazione in stile servizi segreti di Maroni: "Salvini sa da mesi del mio ritiro, ho la telefonata registrata"
Maroni: "Salvini sapeva tutto da due mesi, ho la telefonata registrata"
"Non c'e' nessun accordo tra me e Silvio Berlusconi. Il ritiro l'ho deciso due mesi fa. L'unico incarico che sono disposto ad accettare da lui e' nel Milan. Non mi ricandido governatore. Le mie sono ragioni strettamente personali, voglio cambiare radicalmente vita". Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha spiegato la sua verita'. E, con una stilettata in stile servizi segreti rivela: "Salvini lo sapeva, ho la registrazione del nostro colloquio telefonico. Non capisco le impuntature del leader del mio partito. Ho detto che sono disponibile per far capire che posso dare una mano ma non voglio passare per traditore: non ambisco a cariche istituzionali".
"Sono felicissimo se il mio concittadino ed ex sindaco di Varese, Attilio Fontana, mi sostituira' alla guida della Regione Lombardia, sarebbe la scelta migliore per il centrodestra. Sono un tifoso suo e del centrodestra, lui portera' avanti il lavoro per l'autonomia, che comunque gli lascero' in stadio avanzato". "Non capisco la reazione di Salvini, ha avuto una impuntatura umorale" ha incalzato il governatore. "Era da due mesi che avevo detto che non mi sarei ricandidato, ho atteso cosi' tanto a ufiicializzarlo perche' cosi' mi e' stato chiesto nell'interesse del partito e della coalizione. Non voglio litigare con nessuno ma le parole del segretario della Lega mi sorprendono e i commenti sulla mia disponibilita' futura che ho dichiarato sono fuori luogo. La verita' e' che sono troppo buono: quando dico che sono disponibile intendo dire che sono pronto a dare una mano al centrodestra per fargli vincere le elezioni, mettendo in campo la mia persona e la mia esperienza, ma non mi voglio candidare ne' ambisco a cariche istituzionali".