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Politica
Storace: "Meloni manda in crisi 'global' Salvini e Moavero"
Foto LaPresse

Se siete seri dovere litigare. Perché il tempo dell’ammuina deve finire.

Non sono ammissibili giochi di prestigio sul Global compact sulle migrazioni, l’accordo sul diritto a invadere qualunque Stato per qualunque motivo a suon di sbarchi senza alcuna limitazione.

Viminale e Farnesina, Salvini e Moavero, fuori i secondi e tirate via l’Italia dall’impaccio: quella firma è maledetta e il leader della Lega ha il dovere di far ingoiare la stilografica a Conte e al suo uomo agli Esteri se si azzardano a sottoscrivere per conto nostro un’intesa che frantumerebbe i confini della nostra Nazione.

Giorgia Meloni ha portato alla luce un contrasto ignorato dai più: intervenendo alla Camera ha tirato fuori dalla bocca di Moavero la verità che nessuno avrebbe mai voluto ascoltare. Perché il ministro degli Esteri ha annunciato che il governo italiano è favorevole al patto scellerato da sottoscrivere il 10 e 11 dicembre a Marrakech.

Una vergogna. Che rimbalza di ora in ora su tutti i social della rete. La protesta è generale.

E la palla sta proprio in mano alla Lega, anzi a Salvini, che non può sottovalutare quanto dice larga parte del suo mondo. Già i passi falsi sull’Europa sono difficili da digerire con tutte le dichiarazioni di fedeltà che tocca ascoltare, ora pure i migranti da ogni angolo della Terra dobbiamo accogliere con tanto di inchino per volontà dell’Onu?

I leghisti stanno in fibrillazione ed è il Capitano a dover scegliere se aprire un nuovo fronte di scontro con i Cinque stelle, a partire dalla loro ala rifondarola.

Finora Salvini ha fatto un tweet. Pochino. Ma non si capisce che cosa deciderà il governo. Andrà al vertice mondiale? Porra’ la questione del diritto alla difesa dei confini? Rifiuterà di sottoscrivere il Global compact? E in quel caso, Moavero che farà? Se ne andrà a casa per la clamorosa smentita?

È bene che ci sia chiarezza, che finora non c’è stata e l’Italia ha il diritto di sapere se il governo che ogni giorno parla giustamente di sovranità è poi coerente quando si tratta di dire orgogliosamente no alle Nazioni Unite.

Se dipendesse dal premier, la risposta sarebbe pessima. Perché nel suo recente discorso al palazzo di vetro, Conte è arrivato a dire – testuale – che “sosteniamo i Global Compact su migrazioni e rifugiati”. Gentiloni non lo avrebbe saputo dire meglio. Non va affatto bene e urge una decisione seria.

La Lega ha annunciato in commissione Esteri col proprio capogruppo Molinari una risoluzione che smentisce clamorosamente il premier. È una finta o si va avanti con tutte le conseguenze del caso?

La portata dello scontro sul tema può essere deflagrante, ma vivaddio non si può più nascondere la polvere sotto il tappeto. I Cinque stelle pagano profonde divisioni sul tema, ma non le può scontare l’Italia.

Alla scadenza di dicembre mancano un paio di settimane e per ora siamo fermi alle parole di Conte e Moavero. Non bastano più i sussurri per contrastare sciagurate prese di posizione.

Stavolta la ruspa rischia di essere orientata su palazzo Chigi se non si stronca in tempo una robaccia indigeribile per il popolo italiano.

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