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Migranti, Conte: "Andare oltre regolamento di Dublino. Coste Italia sono Ue"
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Migranti, Conte: "Andare oltre regolamento di Dublino. Coste Italia sono Ue"

Il Consiglio europeo di domani e dopodomani puo' rappresentare "uno spartiacque, un punto di svolta per la Ue" e il Governo italiano partecipera' parlando "con una voce sola, ferma e risoluta". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso delle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo. Conte ha chiesto alla Ue piu' equita' sotto diversi aspetti, a partire dalla gestione dei flussi migratori. "La Ue e gli Stati membri devono assumersi una responsabilita' comune sulle persone salvate in mare", ha affermato il premier, ribadendo che "il regolamento di Dublino va superato, perche' e' del tutto inadeguato a gestire i flussi migratori".

Occorre inoltre "superare il criterio del Paese di primo arrivo, affermando il principio che chi sbarca in Italia sbarca in Europa". Il premier ha poi rivendicato il merito di essere riuscito a "far accantonare una bozza che era chiaramente inadeguata a dare un'efficace soluzione al problema" e "andava contro gli interessi dell'Italia". Al contrario, sull'immigrazione l'Italia presentera' "una proposta articolata e organica, che consenta all'Europa di uscire da una logica di gestione emergenziale e consenta di confidare su una logica di gestione strutturale".

Maggiore equita' e' necessaria in Europa anche dal punto di vista della lotta alla poverta': i dati diffusi ieri dall'Istat, ha detto Conte, "ci obbligano a risposte concrete: il problema della poverta' si intreccia con quello del divario territoriale, noi pretenderemo che l'Europa contribuisca a dare risposte in entrambe le direzioni con un utilizzo piu' organico dei fondi strutturali. L'Italia e' contributore netto della Ue, pensiamo di meritare piu' attenzione ai nostri bisogni sulle politiche tradizionali, penso all'agricoltura e alla coesione, e una risposta comune sulla migrazione". "Abbiamo bisogno di un'Europa piu' equa anche a livello fiscale", ha poi sottolineato Conte, spiegando che "l'attuale assetto non garantisce una tassazione equa soprattutto per le grandi aziende del web.

Sosterremo un approccio deciso per una soluzione europea che punti a tassare adeguatamente i profitti generati negli Stati membri". Conte ha poi confermato la linea italiana sulle sanzioni alla Russia. Al Consiglio europeo, ha spiegato, "riaffermeremo che non ci deve essere nulla di automatico nel rinnovo delle sanzioni. Occorre molta cautela - ha proseguito - Le sanzioni sono un mezzo e non un fine, continueremo a prestare grande attenzione al sostegno della societa' civile russa e agli interessi delle nostre imprese piccole e medie coinvolte nelle relazioni commerciali".

Sull'Unione monetaria, il premier si e' detto contrario a "un Fondo monetario europeo che porti alcuni Paesi verso percorsi predefiniti, limitando la loro autonomia"; occorre "fare passi avanti sulla condivisione del rischio, ma senza condizionalita' che finiscono per irrigidire processi gia' avviati e per incrementare l'instabilita' bancaria e finanziaria". Inoltre "siamo contrari a ogni rigidita' nella riforma del Meccanismo europeo di stabilita'. Nuovi vincoli alle ristrutturazioni del debito pubblico potrebbero contribuire all'instabilita' finanziaria piuttosto che prevenirla", ha aggiunto Conte, spiegando di essere contrario anche a "pericolose duplicazioni dei compiti della Commissione europea sulla sorveglianza fiscale".

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