Migranti-Ue e corteo del 25 Aprile. Doppio schiaffo di Di Maio a Salvini

Doppio schiaffo di Di Maio a Salvini. Tanto per cambiare... Stavolta al centro dell'affondo del capo politico del M5S ci sono i migranti e le manifestazioni del 25 Aprile.

Migranti: Di Maio, Salvini alleato di chi non aiuta l'Italia - In materia di accoglienza e gestione dei flussi migratori, ci sono molti Paesi che non accettano i ricollocamenti, e tra questi "ci sono anche quei governi alleati con la Lega in Europa". Ne e' convinto il vice premier, Luigi Di Maio, secondo il quale, "la politica che abbiamo portato avanti sull'immigrazione e' fondamentale proprio perche' Italia e' stata lasciata da sola. Lo dico con molta chiarezza: non si puo' pensare che l'unica politica migratoria dell'Italia sia quella come abbiamo fatto giustamente fino ad ora, e dobbiamo continuare a dire che l'Italia non puo' essere il campo profughi dell'Europa. Noi reagiamo cosi' come Italia perche' non stiamo avendo il supporto dall'Europa che consenta la redistribuzione dei migranti che arrivano da noi". Questo, secondo Di Maio, "e' stato un principio riconosciuto nel primo Consiglio europeo, ma poi tanti Paesi non hanno dato seguito. Mi dispiace che tra molti Paesi che non hanno dato seguito ai ricollocamenti, ci sono anche quei governi che sono alleati con la Lega in Europa. E questo in qualche modo dimostra che ci sono Paesi molto nazionalisti che pero' non aiutano l'Italia".

25 Aprile, Di Maio: io sto con i partigiani, non con chi ne parla male - Il vicepremier Luigi Di Maio festeggera' il 25 aprile, perche' lui - come ha detto durante una conferenza stampa al Salone del Mobile di Milano - ha "ben chiaro da che parte stare il 25 aprile, dalla parte dei nostri partigiani che ci hanno liberato, non dalla parte di chi parla male dei partigiani o di chi vuole dire che il 25 aprile non e' stato il giorno della Liberazione". "Io festeggero' il 25 aprile perche' e' un giorno importante per la nostra storia - ha proseguito Di Maio durante la conferenza seguita al suo intervento all'assemblea generale di Confindustria alla Fiera di Milano - in cui festeggiamo chi ha vinto, i nostri nonni che hanno condotto una battaglia contro un regime e che hanno ottenuto il risultato di darci la liberta' e la democrazia". "Poi 365 giorni all'anno noi contrastiamo le mafie e la corruzione. Ma quel giorno, importante per la nostra nazione, non ci sono due parti che si combattono" ha concluso il vice premier.

Flat tax, Di Maio: dipende da costi; priorita' no aumento Iva - La priorita' per il governo, secondo quanto espresso dal vice premier Luigi Di Maio, e' di non far scattare l'aumento dell'Iva, mentre per la flat tax, la sua entita' dipende da quanto costera' alle casse pubbliche. Per Di Maio, "non possono e non devono scattare le clausole di salvaguardia perche' significherebbe far aumentare l'Iva per i cittadini italiani, quindi l'Iva non puo' e non deve aumentare: questo e' il lavoro che porteremo avanti dal Def fino alla legge di bilancio di fine anno"; si tratta, sottolinea Di Maio durante una conferenza stampa al termine del Consiglio generale di Confindustria, di "un percorso nel quale il decreto crescita e lo sblocca cantieri", nonche' "le iniziative che faremo per le esportazioni e la spending review, serviranno a portarci nella condizione di migliorare la crescita e soprattutto recuperare risorse". "Detto questo - conclude Di Maio sulla possibilita' che ci siano risorse sufficienti per evitare l'aumento dell'Iva e fare la flat tax - sono stato io a dire che la flat tax per il ceto medio e non per i ricchi si deve fare, e saro' io garante di questo: e' chiaro che bisogna aspettare anche di vedere i conti di chi la propone per capire anche l'entita' della misura".