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Politica
"MiniBot? L'Europa vuole l'Italia debole. Sono nel contratto. Tutti lo sanno"

"Forse temono che possano funzionare troppo bene e, de facto, essere un'ottima arma per una negoziazione molto forte dell'Italia a Bruxelles". Con queste parole il presidente della Commissione Bilancio della Camera, il leghista Claudio Borghi, intervistato da Affaritaliani.it, commenta i no ai miniBot arrivati da più parti, dal presidente della BCE Draghi al Ministro dell'economia Tria.

"Qualcuno potrebbe pensare (e temere) che abbiano troppo successo e allora diventino una specie di seconda moneta. Mi spiace per loro, ma la questione non è stata pensata per questo obiettivo, d'altronde sono nominati in euro anche i nostri Bot normali e adesso sono meglio della moneta contante perché i tassi sono negativi". 

Non è che vogliono un'Italia debole sui tavoli delle trattative a Bruxelles? "Beh, il sospetto c'è. Nel momento in cui ci fosse un'Italia forte ai tavoli di negoziazione tanta gente non sarebbe contenta", risponde Borghi. Chi vuole un'Italia debole? "L'Unione europea in primis, specialmente ora che si stanno spartendo i posti di potere". Anche Conte e Tria? "Spero proprio di no... Loro dovrebbero volere un'Italia più forte, sono certo che sia un malinteso".

L'ideatore dei miniBot aggiunge: "Servono per pagare i debiti della Pubblica Amministrazione e per avere uno strumento alternativo di pagamento senza essere una moneta, quindi sono doppiamente utili". E ancora: "Io fornisco soluzioni e dal mio punto di vista i miniBot lo sono. Poi se qualcuno ha idee migliori le presenti, sono qui per ascoltare".

Borghi tiene poi a precisare che "il commento migliore che ho letto sui miniBot è quello del professor Massimo D'Antoni dell'università di Siena. Un professore di economia che non è certo leghista, anzi è noto per le sue posizioni di sinistra. Invito tutti ad andate a leggere bene che cosa scrive sul blog www.ragionidiscambio.it. Molto istruttivo e utile".

Il presidente della Commissione Bilancio di Montecitorio ricorda poi che "i miniBot sono nel contratto di governo, lo ha ricordato ieri anche Di Battista". Quindi Conte e Tria non rispettano il contratto? "Chiedetelo a loro", risponde. "Oggi il premier afferma che avrebbe voluto saperlo prima (della proposta sui miniBot, ndr), ma io non ho depositato nessuna proposta di legge in merito, se ne parla solo perché è stata approvata una mozione all'unanimità. Ma il fatto che se ne parli già mi fa piacere. In realtà non c'è nulla di nuovo, anzi io li davo per scontati. Se così scontati non sono chiedete a Conte e Tria che cosa vogliono fare. Io lavoro, faccio proposte e porto avanti le idee per cui sono stato votato", conclude.  

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